# 92 il cuore rivelatore
🇬🇧 Welcome to ITALIANDO STORIE, the podcast to enrich your Italian and your mind through stories.
🇮🇹 Benvenuto o benvenuta su ITALIANDO STORIE, il podcast per arricchire il tuo italiano e la tua mente attraverso le storie.
Sono Silvia e sono qui per raccontarti delle storie in italiano lento per imparare con piacere.
Qui si parla di tutto: di racconti, di storie personali, di cultura e molto altro.
📝Trovi la trascrizione di questo episodio e altri materiali per usare attivamente tutto ciò che impari durante l’episodio sulla pagina Patreon di Italiando- Learn Italian with Silvia.
La settimana scorsa, più precisamente il 31 ottobre, c’è stato Halloween. Sì, proprio Halloween, pronunciato all’italiana.
E allora ho pensato: perché non raccontare una storia di paura?
In realtà, non è una novità per questo podcast. Ci ho già provato in passato, con scarso successo, con l’episodio numero trentadue (32) e il numero diciassette (17), ma a quanto pare quei racconti non facevano abbastanza paura.
Quindi oggi voglio andare sul sicuro. Oggi ti farò davvero paura perché mi affido al maestro delle storie inquietanti: il grandissimo Edgar Allan Poe.
Lo conosci?
Forse ti stai chiedendo: “Cosa c’entra un racconto di uno scrittore americano in un podcast per chi studia l’italiano?”
Beh, il motivo è semplice: mi piace.
Questo podcast nasce per aiutarti a migliorare l’italiano, e sì, spesso racconto storie legate alla cultura italiana ma non voglio che Italiando Storie si limiti a questo.
Credo che ascoltare, leggere e parlare di argomenti che ci appassionano sia il modo più piacevole ed efficace per imparare una lingua.
Quando un argomento ci interessa davvero, ascoltiamo, leggiamo e parliamo volentieri, con piacere di quell’argomento e lo facciamo spesso.
Per questo Italiando Storie non racconta solo storie italiane, ma tutto ciò che io trovo interessante e coinvolgente e che spero che anche tu trovi coinvolgente e interessante.
⚠️ Faccio un piccolo disclaimer prima di iniziare: se non ti piacciono le storie di horror psicologico o le storie di paura in generale, forse questa storia non fa per te.
Inoltre, ti avverto che in questa storia ci sono uno o due momenti un po’ cruenti e violenti. Quindi, se sei sensibile o magari stai ascoltando il podcast insieme a dei bambini, ci vediamo al prossimo episodio di Italiando Storie
L’episodio di oggi è destinato principalmente a studenti di livello avanzato MA, aspetta (!) se sei uno studente di un altro livello, nessun problema, rimani qui con me!
Puoi comunque usare questo episodio come ascolto passivo: ascoltalo mentre fai altro in modo di abituarti al ritmo della lingua e chissà, magari riuscirai comunque a capire a grandi linee cosa succede nella storia di oggi.
Ecco cosa faremo oggi, come si struttura l’episodio di oggi:
☐ Innanzitutto, farò una brevissima introduzione all’autore del racconto di oggi.
☐Poi leggerò il racconto, tutto di fila, senza interruzioni (ci vorranno circa venti minuti, credo)
☐ Poi, farò un riassunto, un riassunto di quello che succede nel racconto, un riassunto più semplice e chiaro per essere sicura che abbiate capito cosa succede nella storia.
☐E infine ci sarà un approfondimento lessicale su alcune parole ed espressioni usate nel testo. Quest’ultima parte sarà la parte più spontanea ed improvvisata.
Sarà un video piuttosto lungo, quindi...cominciamo subito!
Mamma mia, non vedevo l’ora di raccontarti questa storia!
edgar allan poe
Il racconto di oggi è stato scritto da Edgar Allan Poe ed è considerato un classico.
Poe è stato uno scrittore americano, statunitense del 1800. È un po’ considerato il padre del racconto horror moderno ed è anche stato uno dei primi autori di storie poliziesche. Ha un modo di scrivere molto oscuro e gotico.
Nei suoi racconti parla spesso di temi come la pazzia, la paura e la morte.
Ma adesso, andiamo alla storia di oggi. La leggerò senza interruzioni.
📌Il mio consiglio è tenere la lista dei vocaboli, del vocabolario vicina mentre si ascolta l’episodio per la seconda volta: è molto utile per assorbire meglio il vocabolario.
Il cuore rivelatore
Sì, è vero! Sono nervoso, spaventosamente nervoso, lo sono sempre stato. Ma perché volete pretendere che io sia pazzo?
La malattia ha acuito i miei sensi ma non li ha né distrutti né attutiti.
Più di ogni altro avevo finissimo il senso dell’udito.
Ho sentito tutte le cose del cielo e della terra.
Ne ho sentite molte anche dall’inferno.
Come potrei dunque essere pazzo?
Fate attenzione e osservate con quanta assennatezza e con quale calma calma posso narrarvi tutta la storia.
Come l’idea mi entrasse per la prima volta nel cervello non saprei dirlo...Ma, una volta entrata, mi assillò giorno e notte.
Un motivo non c’era. La passione non c’entrava nulla.
A quel povero vecchio, anzi, volevo bene.
Non mi aveva mai fatto del male, non mi aveva mai offeso.
Non bramavo affatto il suo denaro.
Io credo che fu per il suo occhio. Eh sì, fu per quello.
Uno dei suoi occhi assomigliava a quello di un avvoltoio: un occhio celeste chiaro con un'albugine sopra.
Ogni volta che quell’occhio si posava su di me mi si agghiacciava il sangue, e così lentamente, per gradi, mi fissai nel capo di togliere la vita al vecchio e liberarmi per sempre dall’incubo di quell’occhio.
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