# 93 indovina di dove sono
🇬🇧 Welcome to ITALIANDO STORIE, the podcast to enrich your Italian and your mind through stories.
🇮🇹 Benvenuto o benvenuta su ITALIANDO STORIE, il podcast per arricchire il tuo italiano e la tua mente attraverso le storie.
Sono Silvia e sono qui per raccontarti delle storie in italiano lento per imparare con piacere.
Qui si parla di tutto: di racconti, di storie personali, di cultura e molto altro.
📝Trovi la trascrizione di questo episodio e altri materiali per usare attivamente tutto ciò che impari durante l’episodio sulla pagina Patreon di Italiando- Learn Italian with Silvia.
Nel pdf di oggi, ad esempio, trovi un approfondimento su come esprimere la tua nazionalità, su come rispondere alla famosa domanda “di dove sei?”.
Ad esempio,
-“Di dove sei Silvia?”
-“Sono italiana, di Vicenza. E tu? ”
La storia di oggi è per gli studenti di livello principiante, i cosiddetti beginners ma sulle risorse su Patreon c’è un gioco sull’argomento anche per tutti gli studenti di altri livelli. Ripassare fa sempre bene, no? Come si dice? Repetita iuvant!
L’ultimo episodio del podcast, l’episodio numero 92, in cui leggo una famosa storia di Edgar Allan Poe, era piuttosto difficile e lungo; quindi, oggi registro un episodio decisamente più corto e semplice. Per questo motivo, comincerò subito, proprio adesso.
Quindi, mettiti comodo e preparati ad ascoltare la storia di oggi.
INDOVINA DI DOVE SONO
Io e la mia amica Christina siamo a Vienna.
È dicembre e fa freddo.
Sono le cinque di pomeriggio, le diciassette, ed è già buio.
In realtà non è troppo buio, perché la città è illuminata dai mercatini di Natale.
Nel centro ci sono tantissime bancherelle che vendono prodotti tipici e oggetti natalizi.
C’è molto da mangiare: pretzel, strudel di mele, torta Sacher, biscotti di pan di zenzero, marroni caldi e salsicce.
E c’è molto da bere: il Glühwein (il vin brulé, il vino caldo), la cioccolata calda, la birra...
Abbiamo organizzato questo viaggio all’ultimo momento, last minute!
Non abbiamo prenotato niente: né musei, né visite guidate.
Improvvisiamo.
Facciamo un giro in centro e passiamo davanti all’Opera di Stato di Vienna, la Wiener Staatsoper.
È un palazzo bellissimo, tutto illuminato e dall’architettura elegante.
Sarebbe bello poter assistere a uno spettacolo lì dentro.
Guardiamo il sito del teatro per vedere se ci sono ancora biglietti disponibili.
Niente da fare, sembra sia tutto pieno per i prossimi giorni.
Davanti alla porta però c’è un uomo, basso e tozzo che indossa uno di quei giubbotti catarifrangenti, colore giallo fluorescente. Probabilmente è il concierge del teatro.
Mi avvicino e chiedo:
"Scusi, è possibile comprare dei biglietti per l’opera qui?”
Lui ride e risponde subito:
"Mi dispiace, ma è tutto prenotato fino a gennaio. I biglietti per il periodo di Natale sono finiti da un pezzo!”
Io insisto:
" Davvero? Non sono rimasti nemmeno due posti per domani o dopodomani?”
“Purtroppo no, mi dispiace”
Io e Cristina insistiamo ancora un po’ e alla fine lui ci sorride e dice:
"Facciamo così: se indovinate di dove sono, qual è la mia nazionalità, allora cerco di farvi avere due posti.”
Io e Christina ci guardiamo entusiaste.
“Va bene, affare fatto!”
Abbiamo cinque possibilità a testa. Ognuna di noi può provare a capire, a indovinare la nazionalità cinque volte. Cinque domande a testa. Non di più.
Proviamo a capire dall’accento dell’uomo, dal modo di parlare dell’uomo, da dove venga, ma sembra molto neutro il suo modo di parlare. Sicuramente lo sta facendo apposta.
Comincio io con i miei tentativi:
— Sei tedesco?
— No.
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