# 80 IMPREVISTO A BERLINO

Welcome to Italiando Storie, the storytelling podcast in Italian LANGUAGE designed to enrich both your language skills and your mind.

I’m Silvia, and I’m here to share stories that will help you grow your Italian.

Here, we talk about everything: tales, personal stories, culture, and much more.




Benvenuto o benvenuta su ITALIANDO STORIE, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.   

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie in italiano lento per imparare con piacere. Qui si parla di tutto: di racconti, di storie personali, di cultura e molto altro. Trovate la trascrizione di questo episodio e degli esercizi per mettere alla prova il vostro italiano al sito www.italiandolearnitalianwithsilvia.com.



Ciao a tutti! Come state? Se siete fedeli ascoltatori di questo podcast, se ascoltate questo podcast spesso, con regolarità, saprete che sono stata una settimana in vacanza all’isola d’Elba. Sono tornata proprio domenica sera.

isola d'elba posizione

Che vi devo dire? Ci voleva proprio! Ne avevo bisogno!

Avevo bisogno di un po’ di tempo di qualità con la famiglia e gli amici.

Anche se io sono più tipa da montagna, preferisco andare in montagna, devo dire che è sempre bello andare al mare.

Andare al mare vs andare in spiaggia

Eh già, andare al mare, non andare in spiaggia.

Se siete madrelingua inglesi, questo argomento, questa espressione può confondervi un po’.

Cerco di spiegare un po’ meglio.

ANDARE AL MARE

Quando si parla di una gita, una vacanza o una giornata passata sulla costa, vicino all'acqua del mare, usiamo l’espressione ‘andare al mare’. Andiamo al mare quando l'idea è generale, cioè andare in una località di mare per rilassarsi, prendere il sole, nuotare, ecc.

Anche se fisicamente non vado in spiaggia, posso usare l’espressione ‘andare al mare’. Se magari faccio una passeggiata sul lungomare.

es. (Vivo a Torino) Quest’estate vado in spiaggia Andare al mare al mare a Rimini


ANDARE IN SPIAGGIA

Andare in spiaggia Invece, diciamo ‘andare in spiaggia’ quando vogliamo essere più specifici e indicare proprio il fatto di andare fisicamente sulla sabbia, nella spiaggia vera e propria. Posso andare al mare in vacanza e non vedere mai il mare, non andare mai fisicamente in spiaggia.

Se vado in spiaggia significa che mi trovo proprio lì, in quel posto specifico, dove c’è la sabbia

es. (Sono in vacanza a Rimini) Oggi non vado in spiaggia perché sono stanco.

Spero di essermi spiegata, in caso contrario, posso fare un approfondimento con qualche esempio in più

Comunque, sono andata lì, all’isola d’Elba, con il mio compagno, mia figlia (che ha poco più di un anno, per la precisione tredici mesi) e una coppia di amici con un bambino di pochi mesi.

Le mie aspettative su questa vacanza erano molto basse. Macché basse, bassissime.

Mi aspettavo una vacanza molto stressante e faticosa considerando la presenza dei bambini, invece devo dire che è stato molto piacevole e rilassante. Una bella sorpresa.


Ma parliamo dell’episodio di oggi.

L’episodio di oggi doveva essere dedicato a una canzone italiana famosissima e importantissima in tutto il mondo. Una canzone politica.

Una canzone che molto probabilmente conoscete. Forse potete immaginare di che canzone io stia parlando.

“una mattina... mi son svegliato...”.


Avevo pianificato di raccontare la storia di questa canzone oggi ma poi ho cambiato idea, ve la racconterò la settimana prossima, giovedì prossimo 😉

Dato che sono appena tornata dalle vacanze, voglio parlarvi proprio di questo, di vacanze.

O meglio, voglio parlarvi di problemi, imprevisti, disavventure che possiamo avere in vacanza. Io ne ho avuti diversi: ho avuto molti imprevisti durante i miei viaggi.

Credo sia inevitabile (non puoi evitarlo davvero), fa parte un po’ del gioco.

Un problema in vacanza può essere: -

-un caso di overbooking

-una truffa (quando ad esempio prenotate un hotel che non esiste)

-una trappola da turista (quando pagate decisamente troppo un prodotto o un servizio, come un caffè in Piazza San Marco a Venezia)

- oppure una malattia improvvisa e molti altri..


A proposito, nel Pdf che trovate sulla pagina Patreon, trovate molto lessico utile per poter parlare di problemi in vacanza.


Oggi vi racconto di un episodio che mi è successo nel lontano 2O14. Oggi quindi vi racconto una mia storia personale, relativa a un viaggio fatto ormai undici anni fa.


Siete pronti? Cominciamo!

Prima però, vediamo assieme alcune delle parole chiave dell’episodio di oggi. Se volete ascoltare direttamente la storia andate avanti di qualche minutino. 



La prima parola è MERITARSI (verbo riflessivo). Ho studiato molto, notte e giorno? Mi merito un bel voto. L’attore ha recitato benissimo in quel film? Si merita un Oscar, si merita di vincere un premio. Ho lavorato tanto quest’anno, senza fermarmi mai e la mia azienda ha guadagnato molti soldi con il mio lavoro? Mi merito una vacanza, mi merito un premio, mi merito un benefit. Meritarsi significa ottenere qualcosa perché lo si è guadagnato con impegno, lavorando sodo, o con delle qualità personali o con delle azioni.


La seconda parola è CUFFIETTA (sostantivo, s.f.). La cuffietta è un piccolo oggetto che si mette sulle o nelle orecchie per ascoltare musica o per parlare al telefono. Di solito si usa questa parola al plurale, le cuffiette, perché si indossano entrambe le cuffiette su entrambe le orecchie per ascoltare meglio. Usiamo anche la parola ‘auricolari’, gli auricolari, ad esempio gli airpods sono delle cuffiette o degli auricolari. Curiosità! La parola cuffietta è un diminutivo di cuffia. Queste sono le cuffie, le cuffiette sono quelle più piccoline.


La terza parola è FERMATA (sostantivo, s.f.). La fermata è il punto dove un mezzo pubblico (come un autobus o un treno) si ferma per far salire o scendere i passeggeri, le persone che viaggiano con quel mezzo di trasporto. Nel caso della metro, la fermata è la stazione dove il treno della metropolitana si ferma.


La quarta e ultima parola è __________ . Vi spiego la quarta e ultima parola dopo la storia. Altrimenti è uno spoiler.




Bene, queste erano le parole chiave della storia di oggi. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia di oggi.



IMPREVISTO A BERLINO

Ollà!

L’università finalmente è finita.

Mi sono laureata con 110 e lode. Sono felicissima e sono fiera di me.

Dopo tanti anni di studio e fatica, soprattutto gli ultimi mesi per scrivere la tesi, è finita.

Non ci posso credere.

È un momento importante: la fine di un capitolo della mia vita e l’inizio di uno nuovo.

Mi merito un premio e decido quindi di festeggiare con un piccolo viaggio.

Scelgo come meta una città che sogno da tempo: Berlino, la capitale della Germania.

Una città storica e moderna.

Dinamica, multiculturale, alternativa.

Mi sembra la destinazione ideale per un viaggio post laurea.

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# 79 pezzettino