Episodio 18 - Il basilisco di Vienna - B1/B2 (Intermediate - Upper intermediate)

 

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.  

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Alcune delle storie che racconto sono famose, altre meno, ma sono tutte riscritte da me, quindi riadattate per essere capite dagli studenti che stanno imparando italiano. Per aiutarvi nella scelta del podcast, indico sempre nel titolo il livello linguistico dell’ascolto.  

Se avete bisogno dello script, del testo di questo episodio, compresa la parte di conversazione prima e dopo la storia, scrivetemi a italiando.learnitalian@gmail.com, ripeto in inglese italiando.learnitalian@gmail.com o ai link che trovate nella descrizione del video del podcast su Youtube. Per il momento dovete richiedermi lo script ma, sappiate che ho in progetto di creare un sito apposito dove raccogliere tutte le storie.  

Sto registrando questo podcast il 4 novembre del 2020 e purtroppo ieri mi sono svegliata con una bruttissima notizia. La notizia era quella dell’attentato a Vienna: alcuni attentatori hanno sparato in sei diversi punti della città e sono morte 4 persone.  

Stiamo vivendo un periodo estremamente delicato, di perenne tensione e instabilità, sicuramente non facile. La pandemia del Covid-19 ha scosso tutto il mondo e ha imposto a tutti noi un cambiamento radicale delle nostre vite. Inoltre, ricevere notizie come quelle dell’attentato a Nizza in Francia della settimana scorsa o quella appunto dell’attentato a Vienna, non facilita di certo le cose.  Questo podcast però vuole essere non solo uno strumento per imparare italiano ma anche un modo per viaggiare per qualche minuto con la mente in un'altra dimensione.  

A dicembre dello scorso anno, ho visitato per la prima volta Vienna in compagnia di una mia carissima amica. Ho visitato una città meravigliosa, elegante, viva nella quale si respira ad ogni angolo arte e cultura. Quando questa pandemia sarà finalmente finita, tornerò sicuramente a visitarla.  

Non so se lo sapete ma... a Vienna, più precisamente al civico numero 7 di Schönlaterngasse (perdonate la pronuncia), che letteralmente significa strada della bellissima lanterna, la facciata della casa racconta una storia: il mito del basilisco. Questa leggenda viennese è proprio la storia di oggi.  

Ma ora, vediamo assieme alcune delle parole della storia di oggi. 

La prima parola è PANETTIERE, panettiere.  Il panettiere è quella persona che fa il pane, come dice la parola stessa. Si occupa della preparazione dei lieviti, dell’impastatura, della cottura etc. I panettieri di solito si svegliano molto molto presto la mattina e fanno il pane che poi vendono nel loro negozio, detto panificio. Un sinonimo di panettiere è fornaio.  

La seconda parola è POZZO, pozzo. Dal pozzo si estraeva e in alcuni posti ancora si estrae l’acqua. Di solito è di forma circolare e per raccogliere l’acqua si fa scendere al suo interno un secchio. Il pozzo è infatti uno scavo nel terreno, un buco molto profondo che raggiunge gli strati dove si trova l’acqua. Esistono però anche i pozzi dai quali si estrae petrolio.  

La terza parola è GARZONE, garzone. Il garzone è l’aiutante del proprietario di un’attività, di un negozio ad esempio. Il garzone esegue lavori umili e spesso fisici. Non utilizziamo più nel linguaggio comune questa parola ma è presente in moltissime storie.  

La quarta parola è FOLLA, folla. La folla è un grande numero di persone che si trovano vicine e nello stesso luogo. Ai concerti, ai comizi politici, agli eventi in generale e nelle grandi stazioni solitamente c’é una grande folla di persone.  

La quinta e ultima parola è SPECCHIO, specchio. Lo specchio è quell’oggetto che riflette la nostra immagine, il nostro corpo, la nostra faccia, i nostri movimenti.  Quando ci prepariamo per un’uscita importante, ci guardiamo allo specchio per vedere se siamo pronti, se siamo presentabili o meno.  

Bene, queste erano alcune delle parole della storia di oggi. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia. 

IL BASILISCO DI VIENNA 

E’ la mattina del 12 giugno 1212. Nella casa del miglior panettiere di Vienna c’è tanto movimento, c’è un andirivieni di clienti: gente che viene e gente che va.  

Il panettiere, in tutto questo trambusto, manda la cameriera Kathrin a prendere l’acqua dal pozzo.  

Kathrin in fretta e furia arriva al pozzo, quando improvvisamente vede apparire una strana e spaventosa creatura. 

 “Oh mio diooo urla Kathrin terrorizzata correndo via.  

Trema e racconta al panettiere balbettando qualcosa su un mostro alla base del pozzo che emana una puzza bestiale e dei suoni terribilmente inquietanti.  

Il panettiere non crede minimamente a Kathrin e al suo racconto, “avrà alzato il gomito anche oggi” pensa. 

Però, non può negare che nell'aria c'è un odore molto sgradevole.  

"Vado a dare un'occhiata", propone il garzone Heinrich. 

 Prende una torcia, lega il suo corpo ad una corda che viene tenuta dal panettiere e dall’altro garzone Hans.  

Poi scende nel pozzo.  

 Tutto tace...quando all'improvviso Heinrich urla oh mio diooooo”. La luce della torcia si spegne nel pozzo.  

Il panettiere e il garzone Hans tirano su rapidamente la corda dal pozzo. Heinrich é incosciente. Gli aprono la camicia e gli soffiano aria fresca in faccia.  Alla fine si sveglia.  

 "Un mostro," balbetta. "Disgustoso! ... La testa di un gallo ... il corpo di un rospo ... una coda mooooolto lunga e squamosa ... e puzza, puzza terribilmente!" 

Poi sviene di nuovo.  

" Qui la situazione è grave: dobbiamo chiamare il magistrato della città", dice il panettiere ai suoi aiutanti e così manda la domestica Kathrin a chiamare il magistrato della città, l’onorevole Jakob. 

Ci vuole circa un'ora prima che l'onorevole Jakob, scortato dalle guardie e da una folla di persone, arrivi alla casa del panettiere.  

Con gratitudine e sollievo, il panettiere gli racconta cosa è successo. Il magistrato della città riflette...riflette...riflette... ma non gli viene in mente nessuna idea, nessuna soluzione.  

Un uomo esce allora dalla folla: si chiamava Dottor Pollitzer, ed è famoso per essere un esperto di fenomeni naturali. "Suppongo sia un basilisco."  

Un basilisco? E che cos’é un basilisco?"  chiede Kathrin. 

"Quando un gallo depone un uovo", spiegò l'uomo, "e l'uovo viene covato da un rospo e la prole viene allevata da un serpente, il risultato è il basilisco. Chi lo vede, è condannato a morte. Nessuna lancia, nessuna spada, nemmeno il fuoco può anche solo fare un graffio al basilisco

La folla di persone è inorridita da questa spiegazione. 

"Non c'è niente che possa distruggere il mostro?" chiede il panettiere, già temendo di dover rinunciare alla sua casa. 

 

 

"Hmm, sì, c'è una possibilità", risponde il dottore. 

 "Bisogna osare scendere con uno specchio. Quando la bestia si confronta con la propria bruttezza, esplode." 

Cala un silenzio mortale.  

Alla fine il garzone Hans dice: "Fammi provare", rivolgendosi al panettiere "se riesco ad uccidere il basilisco, mi permetterai di sposare tua figlia Anna?” 

Il panettiere sa che il garzone Hans e sua figlia Anna sono innamorati già da tempo ma non ha mai voluto dare il suo consenso al matrimonio perché un garzone non può essere all’altezza della figlia.  

Ma in questa circostanza, annuisce “eh va bene, se uccidi il basilisco potrai sposare Anna” 

I servitori del panettiere portano fuori dalla casa lo specchio.  

Il coraggioso garzone Hans scende nel pozzo buio e tiene lo specchio di fronte a sé come uno scudo.  

La folla é in attesa in forte tensione. “Allora, lo ha ucciso? È ancora vivo?. Ma ancora niente... Tutto tace... 

All’improvviso si sente un orribile urlo straziante. Non è quello del garzone Hans bensì del basilisco.  

“E’ morto...è morto” echeggia la voce del garzone Hans dal pozzo. La folla scoppia in un urlo di gioia e sollievo, e così anche il panettiere.  

E fu così che una settimana dopo Hans sposò Anna e non fu mai più un semplice garzone.  

FINE 

Allora, vi è piaciuta la storia di oggi?  

Mi affascinano sempre le storie legate a un luogo fisico realmente esistente, le storie che lasciano una traccia nel presente. Nella vostra città ci sono dei luoghi che nascondono delle storie? Sarebbe bello condivideste le storie nascoste, magari potrei raccontarle in italiano per voi, chissà.  

Oggi ho parlato già troppo, quindi è arrivato il momento di salutarci. Con tanto ottimismo e affetto, vi auguro una buonissima giornata e ci sentiamo la settimana prossima con un nuovo episodio di Italiando Storie. Ciao! 
 

 
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