Episodio 19 - San Martino - B1 (Intermediate)

 

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.  

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Alcune delle storie che racconto sono famose, altre meno, ma sono tutte riscritte da me, quindi riadattate per essere capite dagli studenti che stanno imparando italiano. Per aiutarvi nella scelta del podcast, indico sempre nel titolo il livello linguistico dell’ascolto.  

Se avete bisogno dello script, del testo di questo episodio, compresa la parte di conversazione prima e dopo la storia, scrivetemi a italiando.learnitalian@gmail.com, ripeto in inglese italiando.learnitalian@gmail.com o ai link che trovate nella descrizione del video del podcast su Youtube. Per il momento dovete richiedermi lo script ma, sappiate che ho in progetto di creare un sito apposito dove raccogliere tutte le storie.  

 

Sapete che giorno è oggi? Oggi è l’11 novembre! Ed è San Martino.  

In molte regioni d'Italia l'11 novembre è simbolicamente associato alla maturazione del vino nuovo. Da qui nasce il proverbio "A San Martino ogni mosto diventa vino".  

San Martino è un'occasione di ritrovo e festeggiamenti dove si brinda stappando il vino appena maturato e mangiando castagne o caldarroste.  

Nel nord Italia, specialmente nelle aree agricole, fino a non molti anni fa tutti i contratti di lavoro, ma anche di affitto, avevano inizio (e fine) l'11 novembre. Per questo, scaduti i contratti, chi aveva una casa in uso la doveva lasciare libera proprio l'11 Novembre.  Ancora oggi in molti dialetti e modi di dire del nord "fare San Martino" mantiene il significato di traslocare o cambiare lavoro. 

A Venezia in questa giornata si possono incontrare in giro per la città bambini con corone di carta in testa che fanno un gran baccano, ovvero un gran casino, un gran rumore, battendo pentole e coperchi con mestoli di legno e che contano sulla generosità e sulla simpatia dei negozianti per ottenere qualche monetina. Se passate per Venezia a San Martino quindi, sappiate che non sono pazzi, stanno semplicemente festeggiando la tradizione. 

Inoltre, le pasticcerie espongono nelle vetrine i deliziosi ‘San Martini': ‘i San Martini’ sono dei dolcetti fatti di pasta frolla, ricoperti di glassa, cioccolata e caramelle e che rappresentano San Martino a cavallo mentre sta per... questo lo scoprirete nella storia di oggi.   

Ma prima, vediamo assieme alcune delle parole della storia di oggi. 

La prima parola è DESTRIERO, DESTRIERO. Il destriero è l’animale che accompagna sempre il cavaliere, in battaglia, nei tornei, per fare i viaggi. Il destriero è infatti il cavallo del cavaliere. 

La seconda parola è STRACCI, STRACCI. Stracci è il plurale di straccio, un pezzo di stoffa che è stato usato molto, quindi è rovinato e logorato. Dai vestiti che non usiamo più possiamo ricavare degli stracci per fare le pulizie di casa. 

La terza parola è ELEMOSINA, ELEMOSINA. A volte, passeggiando per i centri delle città potete trovare seduti per terra delle persone, in difficoltà economiche, che chiedono una moneta, dei soldi per mangiare: chiedere l’elemosina è esattamente questo, chiedere un supporto economico.  

La quarta parola è MANTELLO, MANTELLO. Cappuccetto rosso ha un mantello rosso con un cappuccio, le streghe invece solitamente indossano un mantello nero ed Harry Potter ha il mantello che lo rende invisibile. Il mantello è quell’indumento senza maniche che si indossava in inverno per proteggersi dal freddo.  

La quinta e ultima parola è SPADA, SPADA. Vi dice qualcosa Excalibur? E’ la spada di Rè Artu. La spada è un’arma con una lama lunga e una bella impugnatura per tenerla in mano. Ogni cavaliere ha una spada per difendersi.  

 

Bene, queste erano alcune delle parole della storia di oggi. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia.  

SAN MARTINO 

C’era una volta, in un paese lontano lontano, un cavaliere dall’armatura sfolgorante.  

Se ne andava, tutto contento e fiero, lungo il sentiero che lo avrebbe condotto a casa dopo una lunga missione al servizio del re.  

Faceva freddo e c’era un vento fortissimo. Era l’11 novembre. 

Il vento scuoteva gli alberi e le foglie, come in una danza silenziosa, scendevano giù piano ai piedi del destriero. 

 Martino si godeva il panorama procedendo al passo, fiero e bellissimo sul suo cavallo bianco. “la la la “. 

 

 Ad un tratto, quasi sotto le mura della sua città, scorse un povero vecchietto vestito di stracci.  

Il vecchietto se ne stava in un angolino, rannicchiato per ripararsi dal freddo; chiedeva l’elemosina, ma nessuno si fermava nemmeno a degnarlo di uno sguardo.  Nessuno, ma proprio nessuno.  

Martino fermò subito il cavallo e si avvicinò all’uomo.  

Vide che tremava, quasi come le foglie che aveva incontrato nel suo cammino.  

“Buon uomo...ha bisogno di aiuto?” chiese 

Il vecchietto non rispose, continuava a tremare. 

Martino, di animo nobile e generoso, pensò fra sé: «Poveretto, ha talmente freddo da non poter parlare”.  

Senza pensarci due volte, si tolse il pesante mantello che indossava e, con un deciso colpo di spada, lo divise in due. Metà la tenne per sé perché senza avrebbe sofferto pure lui, l’altra la mise intorno alle spalle del pover’uomo che, colmo di gratitudine, gli sorrise.  

 

Sarebbero state sufficienti quelle due metà per tutti e due? 

 Forse no, soprattutto per Martino che in movimento avrebbe sentito più forti le sferzate del vento. 

Martino si rimise in cammino. Dopo una mezz’ora di strada, vide un altro vecchietto rannicchiato lungo la strada tutto tremante.  

Senza esitare, scese dal cavallo e gli diede l’altra metà del mantello che gli era rimasta.  

 

Il Sole, commosso per il gesto generoso del cavaliere, decise di splendere più forte, quasi come in estate, così da riscaldare la terra e soprattutto quel giovane dal cuore buono. 

 

 Da quel giorno, ogni anno la terra si riscalda proprio quando ci avviciniamo all’11 novembre. 

 FINE 

Vi è piaciuta la storia di oggi? La conoscevate?  

Il culto di San Martino è molto antico e diffuso: nel vostro paese si festeggia questo santo? Se sì, come?  

Sembra una pura casualità, ma effettivamente gli ultimi giorni sono stati davvero meravigliosi: le giornate sono belle soleggiate e non fa troppo freddo ed è davvero piacevole fare una passeggiata all’aperto. Forse dovrei ringraziare San Martino per questo...  

Bene, io vi auguro di passare una buona giornata! Buon San Martino! Ci vediamo alla prossima storia! Ciao!

 
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