6 MODI DI DIRE LEGATI AL PAPA (e molto altro)
Oggi vediamo assieme sei MODI DI DIRE che hanno a che fare con il Papa e molto altro.
L’altro giorno parlando con una mia amica ho utilizzato uno di questi modi di dire, e lei poco dopo ne ha usato un altro , e poi un altro ancora e allora ci siamo rese conto di quanti modi di dire esistano in italiano legati al mondo della religione e del credo in generale e di quanto siano molto popolari ed utilizzati.
Vediamone assieme alcuni.
1.MORTO UN PAPA SE NE FA UN ALTRO
Significa che nessuno è insostituibile.
Quando muore un papa, si elegge un altro papa. Una volta morto un papa, si fa subito un altro papa. Così come avviene col papa, persona importantissima, così tutti possono essere sostituiti, quindi nessuno è indispensabile. Questo è l’insegnamento del proverbio. Proprio come il papa, che quando muore se ne elegge subito un altro, senza troppi problemi, nessuno è insostituibile.
ESEMPIO:
A: “ Giovanni mi ha lasciata, come farò senza di lui, la mia vita è finita”
B: “ma stai tranquilla, MORTO UN PAPA SE NE FA UN ALTRO, vedrai che troverai presto qualcuno migliore di lui”
2. OGNI MORTE DI PAPA o AD OGNI MORTE DEL PAPA
Significa ‘ molto raramente/ di rado/ sporadicamente’.
Questa espressione sottolinea l’infrequenza temporale di un evento, qualcosa che non succede spesso. Questo modo di dire si riferisce al fatto che la morte del papa è un evento che si verifica, di norma/solitamente, con cadenze temporali dilatate, raramente insomma.
ESEMPIO:
A: “ ma vedi ancora Matteo?”
B: “ purtroppo no, da quando si è trasferito ci vediamo OGNI MORTE DEL PAPA, non lo vedo da una vita”
3. L’ABITO NON FA IL MONACO
Significa che l'apparenza molte volte non corrisponde alla realtà; perciò bisogna essere cauti/attenti nel giudicare gli altri.
I monaci indossano la tonaca che in genere è dotata di cappuccio, e quando vediamo una persona vestita in tale modo la prima cosa che ci viene in mente è che faccia parta del mondo religioso... ma potrebbe anche essere un ladro o comunque un malintenzionato che si è travestito da monaco/frate per agire indisturbato e senza destare sospetti. Non bisogna mai fermarsi solo alle apparenze sia che suscitano sensazione positive sia negative, bisogna sempre guardare più a fondo una persona per essere certi di conoscerla davvero.
ESEMPIO:
A: “Il mio nuovo capo è una persona per bene, è sempre molto elegante e raffinato”.
B: “Silvia, L’ABITO NON FA IL MONACO, chissà com’è nella sua vita privata”..
4. PARLI DEL DIAVOLO …( E SPUNTANO LE CORNA)
Si utilizza quando si parla o si pensa a qualcuno, e questo arriva improvvisamente.
ESEMPIO: sto parlando con una mia amica di Giovanni e Giovanni in quel momento entra dalla stanza.
“PARLI DEL DIAVOLO...”. “Stavate parlando di me?!”
5. DA CHE PULPITO...(VIENE LA PREDICA)
Si utilizza nei confronti di chi rimprovera ad altri i suoi stessi difetti che non si rende conto o non ammette di avere.
Prima di tutto dobbiamo capire che cosa sono il pulpito e la predica.
Predica: Discorso tenuto in chiesa da un ecclesiastico per l'istruzione e l'edificazione dei fedeli.
Pulpito: elemento architettonico della chiesa, consistente in una piattaforma sopraelevata e fornita di parapetto, destinato alla predicazione.
ESEMPIO:
A: “Dovresti smetterla di mangiare schifezze”
B: “DA CHE PULPITO! Proprio tu mi dici questo che mangi merendine a tutte le ore!”
6. PAPALE PAPALE
Si utilizza in riferimento a qualcosa che si vuole dire in modo chiaro.
"Te lo dico papale papale" si usa dire. Il riferimento al Papa c'è ed è piuttosto immediato. Le parole del Pontefice, infatti, vengono ritenute chiare, veritiere, oneste. Da qui dunque l'utilizzo del gergo "papale papale" per riferire qualcosa in maniera trasparente, senza giri di parole, ma che arrivi dritta al punto.
ESEMPIO: sto parlando con il mio fidanzato della suocera che non mi piace.
“Guarda, te lo dico PAPALE PAPALE, senza giri di parole: non sopporto tua madre”
Fatemi sapere se nella vostra lingua esistono modi di dire o espressioni simili a queste nei commenti: sarei super curiosa di saperlo!