Episodio 24 - La principessa sul pisello - B1 (Intermediate)

 

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Ma ora basta con i social, come state? Tutto bene? Come avete trascorso il Natale? Spero sia stato un bel Natale seppur diverso. Mancano davvero pochissimi giorni e poi saremo catapultati nel 2021 che tutti ci auguriamo essere migliore dell’anno appena trascorso. E, in tutta onestà, ci vuole davvero poco 😉  

Comunque, il titolo della storia di oggi è “la principessa sul pisello”. Per indicare un bambino particolarmente schizzinoso e capriccioso, a cui danno fastidio anche i minimi dettagli si usa dire: “Non fare come la principessa sul pisello”. Da piccola spesso infatti mi dicevano questa frase nei momenti in cui facevo i capricci: non volevo mangiare determinati cibi o fare determinate attività in cui ci si sporcava le mani o che erano particolarmente faticose.  

Ma da dove nasce questa espressione?  

Dall’omonima famosissima fiaba di Andersen che oggi vi racconto in versione leggermente rivisitata come sempre.  

Ma ora, vediamo assieme alcune delle parole chiave della storia di oggi. 

La prima parola è l’espressione IN LUNGO E IN LARGO, IN LUNGO E IN LARGO. Significa “in ogni direzione”. Quando visito una città straniera, e ho molto tempo mi piace girarla in lungo e in largo, andare dappertutto, visitare ogni quartiere.  

La seconda parola è SENSIBILE, SENSIBILE. Attenzione miei cari studenti di madrelingua inglese, sensibile non corrisponde all’inglese sensible. E’ infatti un false friend, un falso amico. Una persona sensibile percepisce, sente in modo intenso uno stimolo, a livello fisico o emotivo. Una mia amica è molto sensibile alla vista del sangue ad esempio, ovvero sviene o si sente male se vede del sangue.  

La terza parola è l’espressione A CATINELLE, A CATINELLE. Quando piove a catinelle, significa che piove a dirotto, in modo molto forte. La catinella è un recipiente circolare poco profondo che si utilizzava per lavarsi. Piovere a catinelle è quindi una metafora per indicare dei recipienti che si riempiono di acqua e si svuotano.  

La quarta parola è PISELLO, PISELLO. Quando diciamo piselli spesso ci riferiamo al legume verde dell’omonima pianta che lo contiene. I piselli sono utilizzati moltissimo in cucina. Pasta e piselli è un primo piatto semplice da preparare ma molto gustoso. 

La quinta e ultima parola è l’espressione NON CHIUDERE OCCHIO, NON CHIUDERE OCCHIO. Quando dormiamo, chiudiamo le nostre palpebre e quindi i nostri occhi. Difficilmente si dorme con gli occhi aperti! Di conseguenza, quando dico “non ho chiuso occhio stanotte” significa che non ho dormito.  

Bene, queste erano alcune delle parole della storia di oggi. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia.  

LA PRINCIPESSA SUL PISELLO 

C'era una volta un principe che doveva sposarsi per volere dei suoi genitori.  

Il principe voleva sposare una principessa, ma non una principessa qualunque, una principessa vera! Perciò si mise a viaggiare in lungo e in largo per il mondo alla ricerca di una principessa vera.  

Principesse ce n'erano un po' dappertutto, ma erano principesse vere? Non si riusciva mai a saperlo con sicurezza: ogni volta sembrava mancare loro qualcosa: non erano abbastanza eleganti, o sufficientemente colte o non erano per nulla sensibili. Insomma, delle principesse poco principesche.  

Alla fine il principe decise di tornare a casa sua, ma era tristissimo e afflitto per non essere riuscito a trovare una principessa vera. 
 
Una notte c'era un tempo orribile, con fulmini, tuoni, e acqua a catinelle, quando qualcuno bussò alle porte della città, e il vecchio re andò ad aprire.  
Fuori dalle mura c'era una giovane donna: Dio mio, la pioggia e il brutto tempo l'avevano conciata proprio male! Era fradicia, con i capelli arruffati ed il vestito sporco di fango.   

e tu fanciulla, chi saresti?” chiese il vecchio re.  

“sono la principessa Diana. Sono qui per il principe.” rispose la ragazza.  

“mmmmh.. non hai l’aspetto di una principessa ma prego, entra pure, non vorrai ammalarti” 

  
La principessa venne accolta con freddezza dalla vecchia regina che sospettava della ragazza “ a me non sembra per nulla una principessa” pensava tra sé e sé. La regina decise quindi di metterla alla prova.  

Andò in camera, tolse il materasso dal letto e mise sul fondo un pisello; poi prese venti materassi e li mise sul pisello, e sopra i materassi fece mettere altri venti grossi cuscini di piume. Poi fece chiamare la principessa, la fece accomodare nella stanza e le augurò, senza aggiungere altro, la buonanotte.  
 
 
La mattina dopo la regina stava facendo colazione insieme al re ed al principe quando arrivò Diana, con un pessimo aspetto.  La regina subito le chiese “Buongiorno, come hai dormito cara?”  
 
"Malissimo!" si lamentò la fanciulla, "non ho praticamente chiuso occhio per tutta la notte! Chissà cosa c'era in quel letto! Ero sdraiata su qualcosa di duro e mi è venuto fuori un enorme livido blu e marrone. È stato terribile!" 
 

Così la regina, tutta la corte e anche il principe capirono subito che Diana era una principessa vera: solo una principessa vera poteva avere una pelle così sensibile da sentire un minuscolo pisello attraverso venti materassi e venti grossi cuscini di piume.  
 
Così il principe sposò la principessa Diana, una principessa vera ed il pisello andò a finire in un museo, dove, se nessuno è venuto a rubarlo, lo si può ancora vedere.  

FINE 

 


Allora, vi è piaciuta la storia di oggi?   

 Conoscete qualche “principessa sul pisello” nella vostra vita? Provate a rivolgere loro questo appellativo e a raccontare loro questa storia nel caso in cui non la conoscano.  

Se vogliamo dirlo ad un uomo o ad un ragazzo, non potremo dire “principessa sul pisello” ma chiamarlo “principino” funzionerà allo stesso modo!  

 

Bene, detto questo, è arrivato il momento di salutarsi. Io come sempre vi auguro una buonissima giornata e ci sentiamo presto, nel 2021, con un nuovo episodio di Italiando Storie! Ciao!

 
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