Episodio 13 - La principessa Luna - B1 (Intermediate)

 

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.  

 

Sono Silvia Gomiero e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Alcune delle storie che racconto sono famose, altre meno, ma sono tutte riscritte da me, quindi riadattate per essere capite dagli studenti che stanno imparando italiano. Per aiutarvi nella scelta del podcast, indico sempre nel titolo il livello linguistico dell’ascolto.  

Se avete bisogno dello script, del testo di questo episodio, compresa la parte di conversazione prima e dopo la storia, scrivetemi a italiando.learnitalian@gmail.com, o ai link di Instagram e Verbling che trovate nel canale Youtube.  

Non so se lo sapete ma sono una grande appassionata della montagna. Non esiste altro che mi regali la stessa sensazione di libertà come una bella escursione in montagna. Adoro respirare quell’aria fresca e pulita, partire e camminare con gli scarponi, che chiamiamo pedule, e inoltrarsi nei boschi, in sentieri ripidi. Adoro raggiungere le vette con fatica e godermi una vista mozzafiato e soprattutto adoro mangiare un buono strudel caldo a fine escursione. 

Dall’anno scorso ho cominciato a fare le vie ferrate, ovvero quei percorsi dotati di strutture che facilitano le salite di una parete rocciosa e ti tengono più al sicuro, almeno spero. Spero quindi di poter raggiungere presto panorami ancor più incredibili. Andare in montagna per me significa andare nelle Dolomiti.  Le Dolomiti sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi orientali. Sapete come sono conosciute anche le Dolomiti? Sono conosciute anche con il nome di ‘monti pallidi’. Perché? Per il colore chiaro delle loro rocce, diverso da quello di tutte le altre montagne. Potremmo dire che le Dolomiti sono chiare come la superficie della luna ed è proprio di luna che parliamo nella storia di oggi come suggerisce il titolo.  

Prima di passare al racconto della storia, vediamo assieme alcune delle parole chiave che incontreremo.   

OSCURITA’, oscurità è mancanza di luce, l’assenza di luce, quando la luce non c’è. La notte è oscura perché non c’è molta luce. Anche in alcuni luoghi può esserci oscurità, io preferisco non andare nei posti oscuri perché ho paura, voglio vedere dove cammino.  

STUPORE, lo stupore è quella sensazione di meraviglia e di sorpresa dovuto da qualcosa di inaspettato. Ad esempio, la tartaruga vinse la gara contro la lepre con grande stupore di tutto il pubblico, insomma, nessuno se lo aspettava.  

CHIACCHERA, una chiacchera è una conversazione, spesso fra amici e spesso relativa ad argomenti non troppo importanti. In italiano utilizziamo l’espressione “fare quattro chiacchere” per indicare il momento in cui parliamo per un po', non troppo tempo, con qualcuno e ci aggiorniamo in via generale su vari argomenti. “dai Silvia, troviamoci per un caffè e per fare quattro chiacchere”. 

CANDORE, il candore è l’aspetto di ciò che è bianco, completamente bianco ed è quindi simbolo di purezza e innocenza, può quindi riferirsi ad un paesaggio (ad esempio una valle completamente innevata e bianca) ma anche alla personalità di una persona, pura e innocente.  

NANO, un nano è una persona di statura ridotta rispetto alla media. E’ una persona bassa, non alta. I nani compaiono spesso nelle fiabe e/o nelle leggende folcloristiche. Biancaneve, la bella principessa, ha sette amici nani, i sette nani. Tyrion Lannister nel ‘trono di spade’, oltre ad essere il mio personaggio preferito. E ancora Gimli, ne ‘il signore degli anelli’, è un simpatico nano.  

Bene, queste erano alcune delle parole chiave della storia che racconto oggi. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia di oggi. 

 

LA PRINCIPESSA LUNA 

Tanto tempo fa le Dolomiti non erano chiare come oggi, erano scure e ricoperte di boschi. I colori principali quindi erano il nero, il verde scuro ed il marrone. 

In tutta questa oscurità, in una delle valli delle Dolomiti, abitava un giovane principe di nome Pietro.  

Pietro ogni notte restava sveglio ad osservare la luna, si sdraiava a terra e guardava in alto verso il cielo. “Ahh, quanto è bella la luna”, diceva sospirando. “Vorrei tanto andarci e vedere cosa c’è”

C’era un problema, non aveva idea di come andare sulla luna. Aveva però sentito parlare di una strega che poteva realizzare qualsiasi desiderio. Si recò quindi dalla strega e bussò.  

“sii?” 

“sono il principe Pietro, ho bisogno di aiuto. Voglio andare sulla luna”. La porta si aprì. 

“andare sulla luna hai detto?”. 

“Sì, devo assolutamente andarci è la cosa più bella che abbia mai visto. Devo sapere cosa c’è lì, se ci vive qualcuno” 

“ok ok ok  ho capito” ,disse la strega “ ti aiuterò” 

“davvero?” esclamò Pietro entusiasta saltellando dalla felicità.  

“sì, ho detto di sì. Su dai, siediti e facciamo veloce. Ho molto da fare oggi, ho mille pozioni da preparare. Per andare sulla luna bisogna chiudere gli occhi e contare fino a tre, quando vuoi tornare qui sulla terra, fai la stessa cosa, chiudi gli occhi e conta fino a tre, hai capito? Tutto chiaro?” 

“ehm...sì, ho capito” 

“Pronto? Chiudi gli occhi.” e Pietro chiuse gli occhi e cominciò a contare, uno...due...tre! 

Pietro riaprì gli occhi e incredibile: era sulla luna! MERAVIGLIOSA. Era meravigliosa. Rimase senza fiato dallo stupore, era ancor più bella di quanto si fosse immaginato, chiara, luminosa, silenziosa, magica. WOW! 

Cominciò ad esplorarla, cominciò a camminare, e camminare e camminare per ore ed ore. Era davvero meravigliosa la luna ma non poteva rimanere lì a vivere, doveva tornare a casa, nella sua valle. Stava quasi per chiudere gli occhi e cominciare a contare per tornare a casa quando vide lontano una ragazza, una bellissima principessa: era la principessa della luna.  Ancora una volta, rimase senza parole. Aveva trovato qualcosa di ancor più bello della luna. La principessa fece un cenno da lontano per salutare e si avvicinò saltellando.  

“Buongiorno!” 

 “b-bb..buongiorno!”, balbettò Pietro preso dall’emozione. 

“chi sei? Da dove vieni? 

“Sono Pietro, il re...ehm, il principe delle Dolomiti” 

“Le Dolomiti? E dove sono? 

“sulla terra, vedi.. È laggiù” e indicò la terra. 

“wow, sembra bellissima la terra” 

“sì, è meravigliosa. Ora ti racconto un po’ del posto dove vivo: le Dolomiti. Allora,...” e il principe Pietro cominciò a raccontare, a parlare e parlare per ore ed ore. Decise di rimanere ancora un po’ sulla luna per conoscere la principessa. 

Ora dopo ora, chiacchera dopo chiacchera, giorno dopo giorno, i due principi finirono per innamorarsi l’uno dell’altra. Il principe decise quindi di rimanere a vivere sulla luna. Con il tempo però si presentò un problema.  

La luce della luna, quella luce che tanto lo affascinava dalla terra, gli feriva gli occhi ogni giorno di più. Fino a che, giorno dopo giorno, Pietro divenne quasi cieco, ormai non riusciva a vedere più il viso della sua amata principessa. Così il principe delle Dolomiti e la principessa della luna decisero di tornare sulla terra insieme.  

Cominciò così la loro vita nelle valli delle Dolomiti, in quei paesaggi dai colori oscuri. Sulla terra però la principessa non era felice. Quelle montagne così oscure, la spaventavano e poi, le mancava il candore della sua amata luna.  

Il principe non sapeva cosa fare e ogni mattina lasciava il suo castello per fare lunghe passeggiate nei boschi in cerca di una soluzione per tornare a vedere sorridere l’amata principessa.  Un giorno, durante una delle sue solite passeggiate, incontrò per caso un ometto basso con una lunga barba: era il re dei nani. Il re dei nani vedendo il principe Pietro così triste gli chiese: 

“ehi, giovanotto, come mai quella faccia triste? Che problema ti affligge?” 

E Pietro raccontò tutta la storia, sospirando. Il re dei nani sentendo la sua storia gli disse “ma non ti preoccupare Pietro, ho io la soluzione a questo problema. Vedrai la tua bella principessa tornerà presto a sorridere.” 

“Davvero?” esclamò Pietro entusiasta saltellando dalla felicità. 

“Certo! Ma c’è una condizione.” 

“Una condizione? Sentiamo.” 

“Io riporterò il sorriso sul viso della tua bella principessa ma tu in cambio concederai a me e ai miei sudditi di vivere sulle tue montagne, sulle Dolomiti”.  

“ma certo!” acconsentì il principe senza esitare.  

 
“affare fatto! Ti prometto che al primo plenilunio rispetterò la mia promessa.” 

Nel frattempo la principessa era sempre più triste e depressa. 

Finalmente arrivò la notte di plenilunio. Il principe  vide i nani uscire dalle loro casette e raggiungere la cima delle Dolomiti e, cominciò lo spettacolo. Cominciarono a vedersi dei fili luminosi apparire sulla costa delle montagne: erano i nani che stavano filando la luce della luna. Andarono avanti tutta la notte, fino a comporre dei grossi gomitoli color argento. Con questi, tessero un enorme coperta di luce di luna.  Tutti insieme ricoprirono le montagne con questa coperta di luna e così, le Dolomiti cambiarono colore: dai colori scuri come il marrone, il nero e il verde scuro. Passarono ad essere bianche, grigie, argentee. La principessa della luna vedendo quello spettacolo ritrovò il sorriso e decise di rimanere sulla terra con il suo principe, per vivere lì, all’ombra delle meravigliose Dolomiti. 

FINE 
 

Vi è piaciuta la storia di oggi?  Voi lascereste la luna per andare a vivere sulla terra? 

Ci vuole sicuramente spirito di adattamento, soprattutto in una relazione d’amore. Perfino nelle fiabe. Credo sia una bellissima storia d’amore, non solo tra due persone, il principe e la principessa che sono pronti a sacrificarsi per stare con il proprio amato e la propria amata, è anche una storia d’amore per la propria terra, in questo caso per il proprio pianeta.  
Come sapete, questo è un tema che mi sta molto a cuore.  Nello scorso episodio ho raccontato la storia di Colapesce, un’altra storia d’amore per la propria terra, per la Sicilia. 

L’appartenenza a una terra, a un paese, a una cultura, è un valore fondamentale a mio parere. E anche quando ci trasferiamo in un altro posto per nostra decisione o meno possiamo sempre portarci un po’ di quella terra d’origine con noi, ricreare quindi in terra straniera qualcosa che ci ricorda le nostre origini.  

Bene, spero che anche la storia di oggi vi sia piaciuta. Se vi è piaciuta e volete ascoltare altre storie potete trovarne su spotify e soundcloud scrivendo Italiando storie o sul mio canale Youtube  - Italiando-learnitalianwithsilvia. Intanto io vi auguro una buonissima giornata e ci vediamo presto: CIAO!

 
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