Episodio 01 - La leggenda dei nani di Villa Valmarana - B1 (Intermediate)

 

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il vostro italiano e la vostra mente.  

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Alcune delle storie che racconto sono famose, altre meno, ma sono tutte riscritte da me, quindi riadattate per essere capite dagli studenti che stanno imparando italiano. Per aiutarvi nella scelta del podcast, indico sempre nel titolo il livello linguistico dell’ascolto.  

Se avete bisogno dello script, del testo di questo episodio, compresa la parte di conversazione prima e dopo la storia, scrivetemi a italiando.learnitalian@gmail.com, ripeto in inglese italiando.learnitalian@gmail.com o ai link che trovate nella descrizione del video del podcast su Youtube. Per il momento dovete richiedermi lo script ma, sappiate che ho in progetto di creare un sito apposito dove raccogliere tutte le storie. 

La storia di oggi è una leggenda che mi sta particolarmente a cuore perché ha origine in una bellissima villa che si trova molto vicino alla casa dove sono cresciuta a Vicenza, una città del nord Italia. Sto parlando di Villa Valmarana, famosa per i bellissimi affreschi interni e per i 17 nani delle mura.  

Alla fine di questa storia vi consiglio di andare a cercare questo gioiello su internet: nelle foto troverete anche i personaggi della storia di oggi.  

Ma ora, vediamo assieme alcune delle parole della storia di oggi. 

La prima parola è RE, RE.  Il RE è un uomo che governa uno stato, più precisamente uno stato monarchico. Le vecchie favole hanno spesso fra i personaggi un re. La moglie del re si chiama regina. La regina più nota al giorno d’oggi è la regina Elisabetta. Il figlio maschio del re e della regina, i reali, viene chiamato principe, mentre la figlia femmina, principessa. 

La seconda parola è DESIDERARE, DESIDERARE. Desiderare significa volere fortemente tantissimo qualcosa. Ad esempio. Desidero una macchina nuova per il mio compleanno. Quindi desiderare è il verbo mentre il relativo sostantivo, ovvero la cosa che vogliamo tantissimo, si chiama desiderio. 

La terza parola è NANO, NANO.  Un nano è una persona più bassa rispetto alla media, con un’altezza ridotta. Alcuni dei miei personaggi preferiti di film e serie tv sono nani, ad esempio Tyrion Lannister di Game of Thrones oppure Gimli del signore degli anelli.  

La quarta parola è AFFACCIARSI, AFFACCIARSI. Nella storia di oggi trovate questo verbo in questa forma “affacciata”. Ci affacciamo quando sporgiamo in avanti la nostra faccia per vedere qualcosa. Ad esempio, ogni giorno mi affaccio dalla finestra a mezzogiorno per vedere chi passa sotto casa.  

La quinta e ultima parola èPIETRIFICATI, PIETRIFICATI. Quando un oggetto diventa pietra, si trasforma, si pietrifica. Spesso utilizziamo questo verbo in forma metaforica per indicare quella sensazione di shock improvviso, dovuto alla paura o ad una forte sorpresa.  

 

 

 

Bene, queste erano alcune delle parole della storia di oggi. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia. 

LA LEGGENDA DEI NANI DI VILLA VALMARANA 

C’erano una volta un re e una regina che regnavano felici nel loro reame. Avevano tutto: ricchezza, bellezza e bontà d’animo.  

Mancava però qualcosa, per raggiungere la felicità completa: desideravano infatti tantissimo un figlio, avere un erede.  

Un giorno fortunatamente il loro desiderio venne esaudito. Arrivò una bellissima bambina che riempi da subito i cuori dei reali. Aveva due occhi azzurri come il cielo e una risata dolcissima.  

I due reali stavano per affacciarsi dal balcone per annunciare la nascita della loro primogenita ai loro sudditi quando l’ostetrica li fermò per informarli che la figlia era affetta da nanismo: era nana.  

I genitori presero quindi una decisione inaspettata: rinchiudere la propria figlia in una torre del palazzo assieme a 17 nani come servitori in modo da non farla sentire diversa dal resto del mondo.   

I reali presero questa decisione spinti dall’amore e con l’intenzione di evitare alla figlia qualsiasi tipo di sofferenza proveniente da un mondo che spesso e volentieri si dimostra crudele nei confronti della diversità. 

Loro stessi infatti si sacrificarono, rinunciando a crescere la propria figlia. Essendo di un’altezza diversa la figlia si sarebbe sentita diversa una volta cresciuta.  

Il re e la regina dunque si limitavano ad osservarla mentre dormiva di notte. 

Gli anni passavano e la principessa crebbe felice insieme ai suoi amici nani tra giochi affetto risate e circondata da mille comfort e lussi. 

Aveva tutto ciò che una giovane donna possa desiderare e tutti i nani la adoravano. 

Un giorno mentre era affacciata al balcone della torre del palazzo notò in lontananza un principe, con i capelli biondi e lucenti e lo sguardo fiero. Ne rimase affascinata, senza parole.   

 
Da quel giorno ogni pomeriggio alla stessa ora la principessa cominciò ad affacciarsi al balcone della torre in attesa di vedere il suo amato principe con il cuore che le batteva forte nel petto. 

E finalmente il principe apparse. La principessa emozionata e con il cuore in gola urlò.  

“Buongiorno” 

E il principe si avvicinò incuriosito con il suo cavallo bianco alla torre 

Non appena vide meglio la principessa e notò il suo aspetto fisico però scoppiò in una fragorosa risata e, puntando il dito verso di lei cominciò a prenderla in giro facendo battute di poco gusto sulla sua altezza.  

“la principessa nana, la principessa nana” continuava a urlare ridendo. 

La principessa scoppiò in lacrime e, presa dallo sconforto, dalla disperazione    e con il cuore spezzato si buttò giù dalla torre.  

I nani dal fortissimo dolore della perdita della adorata principessa rimasero pietrificati. 

Da quel giorno le statue dei nani pietrificati stanno con le loro facce tristi sulle mura del palazzo reale in attesa di ritornare in vita. 

FINE 

Allora, vi è piaciuta la storia di oggi?  

Secondo voi qual è la morale di questa storia? Hanno fatto bene i genitori della principessa nana a rinchiuderla nella torre per non farla sentire diversa o sarebbe stato meglio spiegarle che siamo tutti diversi e insegnarle ad accettarsi?  

Fatemi sapere cosa ne pensate. Nel frattempo, io vi auguro una buonissima giornata e ci vediamo presto con un nuovo episodio. Ciao! 

 

 
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