# 55 - L’amica geniale- Intermediate

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.   

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Qui si parla di tutto: di racconti, di storie personali, di cultura, di attualità e molto altro. Trovate la trascrizione di questo episodio e degli esercizi per mettere alla prova il vostro italiano al sito www.italiandolearnitalianwithsilvia.com. 

Avete mai sentito parlare di Elena Ferrante? È la mia ultima ossessione. Sto leggendo tutti i suoi libri e...che posso dire..li adoro!

Non sono l’unica ossessionata da questa scrittrice. Elena Ferrante è lo pseudonimo (ovvero il nome d’arte) di una scrittrice italiana (o forse di uno scrittore) di grandissimo successo in tutto il mondo, soprattutto in America. Si parla infatti di Fenomeno Ferrante.

C’è molto mistero intorno a questa scrittrice. Non sappiamo infatti se si tratta di una scrittrice o di uno scrittore, non conosciamo il suo vero nome e non abbiamo mai visto il suo viso. Insomma, non conosciamo la sua vera identità. Ma poco importa, ciò che sappiamo è che i suoi libri sono meravigliosi. Quantomeno questa è la mia personalissima opinione, voi avete letto qualche suo libro? Che ne pensate?

Elena Ferrante è molto famosa soprattutto per la saga dell’ ‘amica geniale’, composta da 4 libri.

mybrilliantfriend

I libri della saga sono (in ordine):

  • L’amica geniale

  • Storia del nuovo cognome

  • Storia di chi fugge e di chi resta

  • Storia della bambina perduta

La storia di oggi è ispirata a un episodio del primo libro, ovvero ‘l’amica geniale’. Ho riscritto questo episodio, adattandolo a un livello più comprensibile a studenti di italiano di livello intermedio.

La storia di oggi non è una storia completa, è una storia a metà, non vi racconto come va a finire, se volete scoprire come prosegue dovete leggere il libro o guardare la serie tv.

Scusate questa lunga introduzione ma era doverosa. Cominciamo!

Prima di raccontarvi la storia di oggi però, vediamo assieme alcune delle parole chiave dell’episodio di oggi. Se volete ascoltare direttamente la storia andate avanti di qualche minuto. 

La prima parola è RIONE (sostantivo, s.m.). Una città può essere divisa in zone che a volte vengono chiamate rioni. Spesso, i rioni sono caratterizzati da una propria storia e cultura, e possono essere considerati come quartieri con una propria identità. La città di Napoli ad esempio è divisa in rioni: Posillipo è un rione molto elegante e prestigioso di Napoli. Anche la città di Roma è divisa in rioni. Il rione di Trastevere è famoso per essere un quartiere giovane, pieno di locali e stradine caratteristiche.

naples city

I rioni di Napoli

La seconda parola è CONFINE (sostantivo, s.m.). Il confine tra Stati Uniti e Messico è un confine molto noto, di cui si parla spesso perché in molti vogliono attraversarlo. Al confine tra Italia e Francia ci sono le Alpi. Un confine è una linea (immaginaria o fisica) che separa due territori, paesi o aree geografiche. Il confine può essere segnato da un muro, da un fiume o da altre caratteristiche naturali, ma anche da un accordo tra stati.

La terza parola è FUGA (sostantivo, s.f.). Forse questo sostantivo non vi dice niente, ma il verbo ‘fuggire’? ‘Scappare’? Ecco, la fuga è l'azione di scappare rapidamente da un luogo, andarcene via, per sfuggire a qualcosa o qualcuno. Di solito i ladri, dopo aver rubato, si danno alla fuga, quindi scappano via, per non essere presi dalla polizia. La fuga può anche essere positiva però: come una fuga romantica, ovvero qualche giorno da passare con il tuo partner lontano da casa e dalla routine.

La quarta e ultima parola è GRIDARE (verbo). Quando vedo una cavalletta (avete presente quell’insetto che salta molto velocemente) io grido. Grido perché le cavallette mi fanno impressione, mi fanno paura. Mia figlia grida quando ha fame. Gridare significa parlare o urlare con molta forza, in modo che la voce sia molto alta e potente. Si grida per esprimere un sentimento forte (la paura o quando siamo arrabbiati ad esempio) o per parlare a distanza (ehiiii!).


Bene, queste erano le parole chiave. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia di oggi.    

L’AMICA GENIALE

Poco prima dell’esame di licenza elementare Lila mi spinge a fare un’altra delle tante cose che da sola non avrei mai avuto il coraggio di fare. Decidiamo di non andare a scuola e oltrepassare i confini del rione.

Non era mai successo. Non mi ero mai allontanata da casa né avevo mai desiderato farlo.

Lila mi chiede di mentire, di raccontare a mia madre una bugia:

Devi dire a tua mamma che dopo la scuola andiamo a casa della maestra per una festa di fine anno scolastico, va bene?”.

“Ma non ci crederà mai, nessuna maestra invita i bambini a casa”.

Ci crederà, vedrai!

Decido di fidarmi di lei. Come al solito.

...

La notte prima della fuga non riesco a dormire. Sono troppo emozionata. Mi chiedo: “Cosa c’è oltre il rione? Oltre queste case?”.

Lila diceva che, in direzione del Vesuvio, c’era il mare. Suo fratello Rino era già stato al mare.

Il Vesuvio (Napoli)

C’è l’acqua azzurra che brilla, è uno spettacolo bellissimo le aveva raccontato.

Moltissime persone del rione erano già state al mare, tutti tranne noi due.

...

Arriva la mattina della fuga al mare.

Mi alzo presto, mi preparo facendo finta di andare a scuola.

Aspetto come al solito Lila davanti al cancello solo che invece di girare a destra, attraversiamo il grande stradone a andiamo a sinistra, verso il tunnel.

È mattina presto e fa già caldo. C’è un odore forte di terra ed erba. Siamo vicine al tunnel, ci togliamo l’uniforme di scuola e la mettiamo nelle cartelle che nascondiamo tra i cespugli.

Corriamo elettrizzate verso il tunnel. Ci arriviamo davanti. Il tunnel segna il confine del rione, il confine tra il rione e il resto del mondo. Cosa ci sarà oltre il tunnel?

La bocca del tunnel è nerissima. Quell’oscurità fa paura ma ci attira.

Ci prendiamo per mano e andiamo.

È un passaggio lungo e il cerchio luminoso dell’uscita sembra lontanissimo.

Continuiamo a camminare. Siamo molto tese.

Poi Lila lancia un grido e ride. L’eco forte della sua voce la fa ridere. Subito dopo grido anch’io e rido a mia volta. Da quel momento non facciamo che gridare, insieme e separatamente: risate e grida, grida e risate, per il piacere di sentire l’eco. La tensione si abbassa, comincia il viaggio.

Abbiamo davanti a noi tante ore. Tutti i nostri familiari pensano che siamo a scuola.

Mi sento esposta all’ignoto ma sono pronta.

.....

Quando penso al piacere di essere liberi penso all’inizio di quella giornata, a quando siamo uscite dal tunnel e ci siamo trovate su una strada tutta dritta a perdita d’occhio, la strada che, secondo ciò che il fratello di Lila le aveva detto, arrivava al mare.

FINE

Vi è piaciuto l’episodio di oggi?

Come vi dicevo, è una storia a metà. Secondo voi come prosegue?

Vi lascio nel pdf il video della scena della serie tv.

Ho una domanda per voi. Cosa stanno facendo le due bambine protagoniste di questa storia? Stanno saltando la scuola, giusto? Non stanno andando alla scuola dell’obbligo. Come si dice in italiano quando si salta per un giorno o per qualche ora la scuola? Scrivetemelo nei commenti.

Questo episodio mi ha ricordato di una mia piccola fuga quando anche io avevo l’età delle due bambine protagoniste di questa storia: io e la mia migliore amica dell’epoca siamo ‘scappate’ di casa per trovarci con due nostri amichetti e non abbiamo avvisato i nostri genitori. Ovviamente siamo state scoperte subito, nel giro di qualche minuto. Ma questa è un’altra storia.

Questa storia mi ha ricordato la sensazione di quando da piccoli vediamo il mondo intorno a noi in modo diverso, amplificato, più intenso, più grande. Da bambini viviamo ancorati ai nostri genitori ma desideriamo allo stesso tempo esplorare, abbiamo paura del mondo ma allo stesso tempo ne siamo tremendamente incuriositi.

Bene, per oggi è tutto, vi ricordo che trovate dei contenuti extra sul mio sito. Se volete che tratti uno specifico argomento o racconti una vostra storia, scrivetemi a  italiando.learnitalian@gmail.com. Vi aspetto! Vi auguro una splendida giornata, ci sentiamo al prossimo episodio di Italiando Storie. Ciao! 



Dimenticavo! Se ti piace questo podcast, non dimenticare di sostenerlo attraverso Spotify, Youtube o il mio Patreon. Grazie!

Indietro
Indietro

# 56 - Il giardino dei tarocchi- Intermediate

Avanti
Avanti

# 54 - Pizzomunno - Upper-intermediate