# 51 - Gomorra - Intermediate

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.   

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Qui si parla di tutto: di racconti, di storie personali, di cultura, di attualità e molto altro. Trovate la trascrizione di questo episodio e degli esercizi per mettere alla prova il vostro italiano al sito www.italiandolearnitalianwithsilvia.com. 

Ho appena finito di leggere questo libro che era nella mia lista dei libri da leggere da parecchio tempo. ‘Gomorra’ di Roberto Saviano infatti è stato pubblicato per la prima volta nel 2006, quindi parecchio tempo fa. Ha avuto un grandissimo successo: è stato tradotto in 52 lingue e ha venduto più di 10 milioni di copie in tutto il mondo. Da questo libro è nato poi il film omonimo nel 2008 e successivamente anche la serie tv.

Oggi vorrei parlare più che del libro, dell’autore, di Roberto Saviano.

Roberto Saviano - autore di ‘Gomorra’

Prima di raccontarvi la storia di oggi però, vediamo assieme alcune delle parole chiave dell’episodio di oggi. Se volete ascoltare direttamente la storia andate avanti di qualche minuto. 

La prima parola è prendere una piega (loc. verb). Per capire cosa significa prendere una piega dobbiamo prima spiegare cos’è una piega. Se una maglia è perfettamente stirata, non ha pieghe. Una maglia non stirata probabilmente sarà piena di pieghe. Possiamo considerare la piega come la direzione che il tessuto prende e in senso metaforico la direzione che la nostra vita può prendere, positiva o negativa. Se la tua vita prende una brutta piega significa che le cose stanno peggiorando o stanno andando male. Se tu come persona stai prendendo una brutta piega, significa che stai adottando delle cattive abitudini. Il discorso però vale anche in positivo, con prendere una bella piega.

La seconda parola è mettere a nudo (loc.ver.). Quando siamo nudi, siamo senza vestiti, tutto il nostro corpo è ben visibile. L’espressione ‘mettere a nudo’ significa scoprire qualcosa, esporlo al mondo, metterlo allo scoperto in modo che sia ben visibile da tutti.

La terza parola è inchiesta (sostantivo, s.f.), un’inchiesta. Spesso quando avviene un crimine o una tragedia, si apre un’inchiesta, si inizia un’inchiesta, ovvero un indagine per capire i dettagli dell’avvenimento. Un’inchiesta giornalistica è una ricerca approfondita di dati e notizie utili per accertare e conoscere la natura o gli aspetti di un avvenimento, di un fatto, di una situazione.

La quarta e ultima parola è scorta (sostantivo, s.f.) una scorta. Questa parola può avere diversi significati. Nella storia di oggi indica un gruppo di persone che proteggono qualcuno o qualcosa. Alcuni personaggi famosi ed esposti a pericoli, vivono sotto scorta, quindi accompagnati in minor o maggiore misura da poliziotti o guardie.

Bene, queste erano le parole chiave. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia di oggi.    

gomorra

Roberto nasce in Campania, a Napoli, una città vibrante e contradditoria. Nasce di sabato, il 20 settembre del 1979.

Naples Italy

Napoli - Italia

Sogna da sempre di diventare scrittore, fin da piccolo.

Tutti noi cambiamo idea su cosa vorremmo fare da grandi: vogliamo fare i calciatori e poi diventiamo dottori, impiegati, scienziati. Vogliamo fare gli astronauti e poi diventiamo imprenditori, sportivi, commercianti. Roberto invece no. Lui vuole da sempre fare lo scrittore, e lo diventa.

Intorno a lui la città, le strade sono una continua fonte di ispirazione. Napoli è piena di storie che aspettano di essere raccontate.

A Roberto piacciono le storie di coraggio dove i personaggi mostrano di voler cambiare l’ordine delle cose, di ribellarsi, anche se, spesso perdendo. Per Roberto anche nell’apparente sconfitta c’è la vittoria.

...

Nel 2006, la sua vita prende una piega irreversibile, cambia per sempre. In quest’anno infatti pubblica ‘Gomorra’, il suo primo libro, dove non solo racconta la Camorra, un organizzazione criminale mafiosa molto potente, ma la mette a nudo.

Nel libro racconta nel dettaglio la realtà di un sistema che corrompe, uccide e piega le vite di migliaia di persone. ‘Gomorra’ non è solo un'inchiesta giornalistica, ma un urlo disperato contro una mafia che avvelena la sua terra.

Il 23 settembre dello stesso anno, Roberto viene invitato a Casal di Principe, un comune in provincia di Caserta, a parlare durante una manifestazione per la legalità.

Casal di Principe non è un posto come gli altri, non è una tranquilla cittadina dove non succede mai niente. È il cuore pulsante della camorra.

Roberto è stato invitato a quella manifestazione per fare ciò che gli riesce meglio, raccontare. E Roberto racconta. Fa i nomi di alcuni boss appartenenti al clan del posto: il clan dei casalesi.

Mentre è seduto lì sul palco, Roberto intravede tra il pubblico alcuni familiari dei boss e sente la rabbia salire dentro di lui. Perde un po’ il controllo, prende in mano il microfono e decide di invitare i giovani presenti lì a cacciare i boss mafiosi da quella terra.

Andatevene” dice a gran voce.

I boss non meritano di stare lì, di continuare a esercitare il loro potere su quel territorio.

Con quelle parole Roberto sfida i boss. Con quelle parole, cariche di rabbia, dice ai boss che non ha paura di loro.

Roberto è cresciuto in un luogo dove le persone non pronunciano mai i nomi dei boss. Invece lui, in quella piazza, quel giorno, li dice forte e chiaro.

Questa dichiarazione cambia per sempre la sua vita.

Poco meno di un mese dopo infatti, il 13 ottobre 2006, a Roberto viene assegnata la scorta.

Nel tempo, con il passare degli anni, la sua scorta aumenta sempre di più. Il muro che lo protegge e al tempo stesso isola cresce sempre di più. E ancora oggi, a distanza di 18 anni vive sotto scorta.

Vivere sotto scorta non è semplice. Roberto ha fame di libertà, di poter camminare tranquillamente tra le persone, di fermarsi a mangiare un gelato per strada in serenità. Cose semplicissime, banalissime per la maggior parte di noi. Non per lui, non per una persona che vive sotto scorta.

Non può alzarsi la mattina e decidere cosa fare quel giorno perché tutti i suoi spostamenti vanno pianificati in anticipo.

Non può fare il bagno in mare da solo perché la scorta deve essere lì con lui.

Non può avere scadenze fisse, come ad esempio il corso di pittura ogni martedì, perché sarebbe troppo rischioso.

Non può guidare l’auto o il motorino.

Non può fare un infinità di cose che noi diamo per scontato e facciamo in totale tranquillità.

Nel tempo la sua scorta diventa un po’ la sua famiglia. Una famiglia, una squadra che gli permette di poter continuare a raccontare la verità, a incontrare persone, a lavorare.

Passano gli anni, e Roberto infatti non smette di scrivere.

Ogni parola che scrive è un peso che si aggiunge alla sua esistenza, ma anche una necessità, un'urgenza di far conoscere la verità. Ogni libro è una ferita che si riapre, ma anche una cura, una speranza che qualcosa possa cambiare.

La sua lotta è diventata una battaglia personale, ma anche collettiva, per la giustizia, per la verità, per un futuro migliore.

Roberto si chiede ogni giorno da quel giorno come sarebbe la sua vita se non avesse fatto quel gesto, se non avesse scritto ‘Gomorra’, se non avesse urlato ‘Andatevene’ quel giorno a Casal di Principe etc..

Se lo chiede e a volte si risponde che non avrebbe dovuto farlo, che la sua vita sarebbe migliore se non lo avesse fatto.

Chissà come sarebbe stata la sua vita se non lo avesse fatto.

Noi però siamo grati che quel libro sia stato pubblicato e quelle parole siano state pronunciate.

Grazie Roberto.

FINE

Conoscevate questo scrittore italiano?

Nel pdf dove trovate la trascrizione di questo episodio del podcast inserirò anche il link a una puntata di un programma chiamato ‘il testimone’: è un video vecchio che racconta una giornata tipo con Roberto Saviano. Ve lo consiglio.

Spero che l’episodio di oggi vi sia piaciuto. Fatemi sapere se avete letto il libro, o visto il film, o guardato la serie tv.

Bene, per oggi è tutto, vi ricordo che trovate dei contenuti extra sul mio sito. Se volete che tratti uno specifico argomento o racconti una vostra storia, scrivetemi a  italiando.learnitalian@gmail.com. Vi aspetto! Vi auguro una splendida giornata, ci sentiamo al prossimo episodio di Italiando Storie. Ciao! 

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