# 39 - La pizza Margherita - Intermediate

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.   

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Qui si parla di tutto: di racconti, di storie personali, di cultura, di attualità e molto altro. Trovate la trascrizione di questo episodio e degli esercizi per mettere alla prova il vostro italiano al sito www.italiandolearnitalianwithsilvia.com. 

Esiste un luogo comune secondo il quale noi italiani parliamo sempre (e troppo) di cibo. Ho sempre sostenuto che non fosse vero. O meglio che sì, parliamo di cibo, ma non più di quanto se ne parli in altri stati. Ora però mi rendo conto che molti dei miei ultimi episodi del podcast sono dedicati al cibo. Forse sono l’ennesima italiana che conferma lo stereotipo.  

Il fatto è che, dietro a moltissimi prodotti e piatti, si nascondono delle storie davvero simpatiche e interessanti. La storia di oggi è la leggenda dietro al piatto più famoso del mondo: la pizza.  

Prima di raccontarvi la storia di oggi però, vediamo assieme alcune delle parole chiave dell’episodio di oggi. Se volete ascoltare direttamente la storia andate avanti di qualche minuto. 

La prima parola è regina (sostantivo, s.f.). Abbiamo spesso incontrato questo termine nelle storie del podcast Italiando Storie. Fino a un paio di anni fa, il Regno Unito aveva una regina, la regina Elisabetta. Ora però non c’è più una regina, bensì un re, re Carlo. All’inizio di quest’anno la regina più longeva al mondo ha abdicato, ovvero la regina Margherita di Danimarca. Una regina è una sovrana a capo di uno stato dove vige una monarchia. 

La seconda parola è assaggiare (verbo). A volte quando vado in gelateria e sono indecisa sul gusto da prendere, chiedo di assaggiare un gusto. “Potrei assaggiare un po’ di questo?” e il gelataio gentilmente mi porge un cucchiaino con una piccolissima porzione di gelato. Io amo assaggiare cibi da tutto il mondo: provarne un po’ per capire se mi piace o meno. Assaggiare significa gustare un cibo o una bevanda in piccola quantità per valutarne il sapore, la cottura, la qualità 

La terza parola è specialità (sostantivo, s.f.). La specialità della mia città, Vicenza, è il baccalà alla vicentina: un piatto tipico a base di pesce (stoccafisso per la precisione) e latte. Le specialità di Milano sono il risotto alla milanese e la cotoletta alla milanese. Ogni città, ogni luogo, ogni ristorante ha una sua specialità, ovvero un prodotto o un piatto tipico, tradizionale, che è fatto particolarmente bene in quel posto. Qual è la specialità della vostra città? 

La quarta parola è lettera (sostantivo, s.f.). Da piccola scrivevo sempre lettere alle mie amiche che vivevano in altre città per tenermi in contatto con loro. Prendevo carta e penna, scrivevo la lettera, e poi la mettevo in una busta e la spedivo. Non c’erano i cellulari. (oh, mio dio, parlo come un'anziana). Chissà se c’è ancora chi ha la bella abitudine di scrivere lettere... 

La quinta e ultima parola è ‘in onore di/a’ (locuzione). Ai matrimoni spesso durante la festa si fanno brindisi alzando i bicchieri e qualcuno dedica delle belle parole in onore degli sposi. In molte città ci sono monumenti in onore dei soldati morti durante guerre passate. A un funerale spesso i cari del defunto dedicano delle parole in onore della persona deceduta. 

Bene, queste erano le parole chiave. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia di oggi.    

LA PIZZA MARGHERITA

Umberto e Margherita sono una coppia particolare. 

Umberto porta dei lunghi baffi folti. È impossibile non notarlo: quando entra in una stanza tutti si girano.  

Margherita porta sempre mille accessori lussuosi: collane costose e orecchini vistosi.  

Entrambi sono sempre vestiti eleganti, hanno un portamento molto composto e quando si spostano da una città a un’altra sono sempre circondati da un sacco di persone. Non passano di certo inosservati ecco...  

Umberto e Margherita sono una coppia, ma di certo non una coppia qualunque.  

Sono infatti re Umberto I e la regina Margherita di casa Savoia.  


“uffa...ma quando arriviamo? Siamo in viaggio da ore!dice Margherita spazientita. 

“amore tranquilla. Manca pochissimo. Vedo il Vesuvio!” 

“Davvero? Ah sì! Eccolo là!” 

“Dovremmo arrivare a Napoli fra poco, in tempo per pranzo.” 

“Bene perché sono affamata e muoio dalla voglia di assaggiare questa famosa pizza di cui tutti parlano”. 


Umberto e Margherita, infatti, sono a Napoli per una missione un po’ particolare. Una missione culinaria potremmo dire.  

È da mesi che sentono parlare in tutte le corti d’Europa di questo nuovo piatto italiano buonissimo mangiato e apprezzato da tutti, ricchi e poveri. 

Così hanno preso un appuntamento con il pizzaiolo più famoso di Napoli: Raffaele Esposito. 

Mentre il re e la regina si stanno dirigendo a Napoli, Raffaele è nella sua cucina che sta per avere un attacco di panico.  

Qualche giorno prima ha ricevuto una lettera con il timbro di casa Savoia.  Non esattamente il tipo di lettera che si riceve tutti i giorni. La lettera lo avvertiva della visita imminente della coppia reale curiosa di assaggiare la sua specialità: la pizza.  

La pizza è davvero la sua specialità. Tutti a Napoli lo conoscono e vanno a mangiare da lui e ultimamente comincia ad avere una certa fama anche fuori Napoli.  

Raffaele, Raffaè per gli amici, è piuttosto sicuro di sé e delle sue capacità come pizzaiolo ma è comunque piuttosto agitato e nervoso all’idea di incontrare i reali di casa Savoia.  

“e adesso che gli preparo? Qualcosa di semplice e classico per andare sul sicuro o provo qualcosa di più elaborato per stupirli? Ho sentito dire che la regina Margherita ha gusti molto difficili. E se poi assaggiano la mia pizza e non gli piace? Non venderò mai più una pizza. Se però l’assaggiano e la adorano? Diventerò il pizzaiolo più famoso d’Italia. E forse d’Europa...è la mia grande occasione”  

Insomma, la testa di Raffaele è piena di pensieri, paranoie e sogni. L’attesa lo sta divorando.  

Dopo ore ed ore di riflessioni ed esperimenti culinari decide di preparare due pizze. 

“Ok ho deciso. Farò due pizze: una marinara e una con pomodoro, mozzarella e basilico.”  

Con molta attenzione e cura, Raffaele prepara l’impasto per le pizze e lo mette a riposare.  

Il giorno dopo, all’arrivo di re Umberto e della regina Margherita, inforna le pizze e nel giro di qualche minuto esce dalla cucina con in mano le pizze da far assaggiare. In una mano ha appunto la pizza marinara (la focaccia con pomodoro, aglio, origano e olio d’oliva) e dall’altra una pizza sperimentale, senza un nome (la focaccia con pomodoro, mozzarella e basilico). 

Si avvicina tremante con i due piatti al tavolo dove la coppia attende seduta.  

“Lei deve essere il famoso Raffaele Esposito. Abbiamo sentito parlare molto di Lei...” 

“La ringrazio, spero abbia sentito cose positive...” 

Il re abbozza un sorriso. Assolutamente sì, abbiamo sentito parlare molto bene delle sue capacità da cuoco. La sua fama la precede signor Esposito. Abbiamo alte aspettative su questa famosa pizza. Non ci deluda”.  

Raffaele deglutisce per il nervosismo. 

Ehm...allora non la faccio attendere oltre. Ecco le pizze che ho pensato di farVi assaggiare oggi. Spero sarà tutto di vostro gradimento. Buon appetito!” 

Umberto e Margherita prendono le posate e tagliano in piccole fette le pizze.  

Nel frattempo, l’ansia di Raffaele è arrivata alle stelle.  

“non ci posso credere... I reali di casa Savoia stanno assaggiando la mia pizza!” pensa fra sé e sé. 

La regina fa una piccola smorfia con il viso e poggia di nuovo sul tavolo la forchetta. 

 “oh cavolo, e quella smorfia che significa? Ecco lo sapevo, non le piace. La mia carriera è finita.” continua nella sua mente Raffele. 

La regina Margherita cerca lo sguardo di Raffaele nella sala e lo trova subito. Infatti, il pizzaiolo la sta fissando con forte angoscia.  

“signor Esposito...devo dire che non trovo nulla di speciale nella pizza marinara. Ma per quanto riguarda questa con la mozzarella e il basilico...dio mio, è squisita! Deliziosa a dir poco! La mangerei all’infinito. Le faccio i miei più sinceri complimenti”. 

Raffaele è euforico dalla gioia. Non può credere alle sue orecchie.  

“Vostra maestà...le sue parole mi riempiono di orgoglio e non posso che definirmi il cuoco più soddisfatto del mondo ora che so che gradisce questa mia creazione. Se me lo permette, vorrei dedicare a Lei questa pizza e chiamarla ‘pizza Margherita’ in suo onore.” 

“Pizza Margherita...mi piace. La ringrazio. Allora Le chiedo gentilmente, potrebbe preparare un’altra pizza margherita per il nostro ritorno a casa? La ringrazio” 

FINE

Questa era la storia della nascita della famosa pizza margherita. Ovviamente si tratta della mia personale rivisitazione della leggenda ma chissà, forse è andata esattamente così. 

Vi è piaciuta questa storia? Fatemelo sapere con un commento sulla piattaforma da cui mi state ascoltando. 

 Bene, per oggi è tutto, vi ricordo che trovate dei contenuti extra sul mio sito. Se volete che tratti uno specifico argomento o racconti una vostra storia, scrivetemi a  italiando.learnitalian@gmail.com. Vi aspetto! Vi auguro una buonissima giornata, ci sentiamo al prossimo episodio di Italiando Storie. Ciao! 

Indietro
Indietro

# 40 - I mangiagatti - Intermediate

Avanti
Avanti

# 38 - La mia Vespa - Beginner