Episodio 33 - Come imparare l’italiano (SPECIAL) - 4 errori comuni (e come risolverli)

Benvenuto su Italiando Storie, il podcast di storytelling in lingua italiana per arricchire il tuo italiano e la tua mente.   

Sono Silvia e sono qui per raccontarvi delle storie attraverso le quali far crescere il vostro italiano. Qui si parla di tutto: di racconti, di storie personali, di cultura, di attualità e molto altro. Trovate il testo di questo episodio e degli esercizi di lessico al sito www.italiandolearnitalianwithsilvia.com 

Nell’episodio di oggi non racconterò una storia. Non ci sarà una storia ma credo che l’episodio di oggi potrà esservi molto utile.  

Conoscete il modo di dire ‘sbagliando si impara’? Significa che possiamo imparare dai nostri errori, gli errori sono una grande opportunità per fermarci, riflettere e, forse, fare giusto la volta successiva. Ovviamente questo modo di dire si applica a tutto nella vita ma credo sia particolarmente veritiero quando parliamo di apprendimento di lingue straniere. È praticamente impossibile imparare una lingua senza fare errori. Chiunque abbia imparato una lingua (sì anche il poliglotta che è fluente in 16 lingue diverse) ha commesso e commette un sacco di errori. Chiunque. CHIUNQUE. Questa consapevolezza ci aiuta a capire che non solo fare errori è inevitabile ma oserei dire auspicabile! Ben vengano gli errori! Non dobbiamo avere paura degli errori, gli errori sono i nostri migliori amici quando impariamo una lingua.  

Indovinate qual è il tema dell’episodio di oggi? (rullo di tamburi) Eh sì, gli errori! Voglio parlarvi di quattro errori che alcuni miei studenti fanno nell’apprendimento delle lingue straniere e che io stessa ho commesso in passato da studentessa.   

  1. Il primo errore è il perfezionismo.  

Il nostro mondo oggi si concentra sul perfezionismo. Sui social media vediamo la vita perfetta delle persone, tutti vogliono apparire perfetti. Anche gli studenti di lingue non sono immuni dal perfezionismo. Spesso vogliono essere perfetti nel modo in cui parlano, nel modo in cui comprendono la lingua, nel modo in cui usano i modi di dire e nel modo in cui comunicano con i madrelingua.  

Sono sicura che molti di voi vogliono essere perfetti in italiano.   

Se siete dei perfezionisti quando si tratta di imparare l’italiano, è molto probabile che farete fatica a migliorare e progredire nel vostro apprendimento. Il perfezionismo può e vi impedirà di raggiungere i vostri obiettivi. 

Puntare alla perfezione non è realistico e, vi dirò, nemmeno necessario. 

Questa ambizione di essere perfetti esercita una pressione enorme sugli studenti di lingue. Ho conosciuto persone che passano ore e ore a prepararsi per gli esami di lingua... ma tutto il loro duro lavoro viene poi sprecato perché sono troppo nervosi per parlare. Non vogliono commettere errori. Il perfezionismo è ovunque oggi ma, nell’apprendimento delle lingue, è un ostacolo

SOLUZIONE ⤵️ 

Invece di essere perfetti, dovreste mirare a lavorare sodo, a essere coraggiosi ed entusiasti.  Quindi, smettetela di aver paura di commettere errori. Non temete di sbagliare. Anzi, accogliete gli errori: accettateli.  Non abbiate paura di parlare davanti alla gente: a nessuno importa se il vostro italiano non è perfetto o commettete uno o più errori. In realtà, i madrelingua probabilmente rimarranno colpiti dal fatto che state imparando la loro lingua e vi aiuteranno. Alcuni miei studenti mi hanno confessato in passato di aver paura di fare errori durante le nostre lezioni: sappiate una cosa, agli insegnanti non importa affatto che voi sbagliate, non sono lì per giudicarvi ma per aiutarvi a progredire.   

Invece di aspettare il giorno in cui avrete un italiano perfetto (spoiler: quel giorno non arriverà mai. Nemmeno gli italiani parlano perfettamente la loro lingua), pensate a divertirvi studiando e ad essere desiderosi di usare l’italiano quanto più possibile. 

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 PERFEZIONISMO  

  • Non avere paura e buttarsi 

  • Fare errori e accettarli 

  • Parlare con madrelingua 

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  1. Il secondo errore è la traduzione letterale.  

 Molti miei studenti vogliono parlare italiano nello stesso modo in cui parlano la loro lingua madre.  Pensano a una frase nella loro lingua madre e la traducono letteralmente, parola per parola. Niente di più sbagliato. Il risultato, infatti, spesso e volentieri è una frase che non suona naturale e spesso piena di errori. Ad esempio, traducendo “it makes sense”, con “fa senso” stiamo completamente cambiando il concetto della frase! Parlare una lingua straniera ci dà l’occasione di diventare un'altra persona in un certo senso, di essere sempre noi ma in modo diverso. Di conseguenza anche il modo in cui ci esprimiamo non può e non deve essere lo stesso. Io credo di avere una personalità diversa per ogni lingua che parlo, altro che dottor Jekyll e Mr.Hyde! Come possiamo pretendere di parlare allo stesso livello la nostra lingua madre che parliamo dalla nascita e la lingua che abbiamo appena iniziato a imparare? Non ha senso. Staccatevi dalla vostra lingua madre. Ciao ciao lingua madre! 

 

SOLUZIONE ⤵️ 

 

Dunque, come evitare le traduzioni letterali?  

La parola chiave è semplificare. Lo dico sempre ai miei studenti americani “keep it simple”. Semplificate le frasi e cercate nel vostro cervello di usare solo i vocaboli che conoscete in italiano. Non conoscete una parola specifica? Cercate il sinonimo più semplice in quella lingua. Ad esempio, volete dire “this cake is exquisite” ma non sapete come tradurre ‘exquisite’, dite “questa torta è buonissima!” o “molto molto buona! Traducete il concetto, non la parola.   

Nel caso in cui sia assolutamente necessario utilizzare una parola specifica, ad esempio, volete parlare del giardino ma non sapete come si dice, potete provare a descriverlo con le parole che conoscete: “quel posto della casa che è verde, dove c’è l’erba, le piante, i fiori...”. Sono sicura che il madrelingua davanti a voi, capirà di cosa state parlando e vi suggerirà la parola che stavate cercando.  

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TRADUZIONE LETTERALE 

  • Semplificare 

  • Usare parole che già si conoscono 

  • Descrivere 

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3.Il terzo errore è l’utilizzo sbagliato di contenuti. Ovvero, utilizzare contenuti non reali che non ci appassionano.  

 

Spesso gli studenti utilizzano materiali e contenuti pensati per studenti di lingue. E va benissimo. Purtroppo, non basta. Nel momento in cui avete raggiunto un livello intermedio, vi consiglio di cominciare a consumare contenuti in lingua reale. Non solo libri di testo per studenti di italiano, ma libri veri e propri per italiani. Non solo gli ascolti dell’esame B1 che volete superare, ma podcast, audiolibri, video youtube, film, tv italiana. Contenuti reali, per italiani. Non parlate solo con il vostro insegnante di italiano, ma con quanti più italiani possibili.  

Inoltre, affinché tutto questo sia piacevole, vi consiglio di consumare contenuti che vi interessano, altrimenti il processo diventerebbe una tortura e lo abbandonereste subito.  Cosa vi piace davvero? Cosa vi interessa? 

Nel mio caso io sono molto appassionata di interviste e di true crime: potrei ascoltare interviste e storie di true crime per ore, quindi, semplicemente lo faccio in tutte le lingue che conosco. In questo modo, non imparo solo il lessico specifico del tema che mi appassiona ma anche tutte le strutture della lingua e vengo esposta a diversi accenti.  

 

Voglio che vi fermiate ora a pensare ad almeno tre cose che vi interessano e cerchiate dei contenuti in italiano al riguardo. Potete sempre chiedere al vostro insegnante dei consigli in merito. 

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CONTENUTI NOIOSI PER STUDENTI DI LINGUA ITALIANA 

  • Pensare ai vostri interessi 

  • Cercare contenuti reali relativi a quegli interessi  (podcast, libri, film, video youtube etc.) 

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4.Ed eccoci all’ultimo errore (ce ne sono altri, ma altrimenti questo episodio durerebbe 3 ore).  Il quarto errore è legato alla motivazione e alla perdita di essa. 

 

Il motivo, l’obbiettivo per cui cominciamo a imparare ci può aiutare a trovare la motivazione giusta per continuare a studiare.  

Qual è il motivo che vi ha spinto a iniziare a imparare italiano? Come sappiamo ci possono essere mille motivi diversi per imparare una lingua straniera.  

Prendiamo un classico esempio: avete iniziato a imparare l’italiano perché volete riuscire a parlare in italiano durante il vostro viaggio estivo in Italia di due settimane. Benissimo, non vi servirà focalizzarvi troppo sulla parte scritta e/o sulla grammatica se il vostro obbiettivo è comunicare. Forse in quel caso, con quell’obbiettivo, sarebbe utile, imparare delle frasi standard con le quali poter utilizzare del lessico specifico per viaggiare (mezzi di trasporto, cibo, prenotazioni etc..). Non sto dicendo che dovrete ignorare completamente determinati aspetti di una lingua, ma semplicemente costruire un percorso specifico in base al vostro obbiettivo.  

Non riflettere su quale sia il motivo per cui studiamo una lingua ci fa perdere la motivazione nello studiarla perché ci sentiamo persi e non capiamo dove stiamo andando. È come camminare per ore, giorni ed anni completamente a caso, senza una direzione. Faticoso e inutile. Imparare una lingua non è facile ma ricordare a noi stessi il perché stiamo dedicando tempo ed energia a studiare quella lingua, è un'azione semplice ma fondamentale per mantenere la motivazione. 

Fermatevi ora, in questo momento, a pensare:  

 

Perché sto imparando italiano? ____________________________________ (es. Per lavoro, per amore, per viaggiare, per il mio cervello etc.…) 

 

Ora che avete chiaro qual è il vostro motivo, pensate a come sia possibile raggiungerlo. Quali sono le azioni davvero efficaci per raggiungerlo? Se avete difficoltà in questo processo, a definire quali siano gli step fondamentali, chiedete a un insegnante con esperienza.  

Bene, questi erano quattro degli errori che alcuni miei studenti di italiano commettono. Vi siete ritrovati in questi errori? Cosa ne pensate? Spero che questo episodio non sia stato troppo lungo.  

Per oggi è tutto, se volete che tratti uno specifico argomento, scrivetemi a  italiando.learnitalian@gmail.com e proponete il tema che più vi interessa, farò il possibile per accontentarvi.  

Vi auguro una buonissima giornata, ci sentiamo al prossimo episodio di Italiando Storie. Ciao! 

 


 

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