# 77 harry potter a pechino
Welcome to Italiando Storie, the storytelling podcast in Italian LANGUAGE designed to enrich both your language skills and your mind.
I’m Silvia, and I’m here to share stories that will help you grow your Italian.
Here, we talk about everything: tales, personal stories, culture, and much more.
Probabilmente conoscete il significato della parola, dell’aggettivo ‘pieno’, ma conoscete l’espressione idiomatica ‘pieno zeppo’?
Probabilmente conoscete verbi come ‘cominciare’, ’iniziare’, ‘fidarsi’, ma vi ricordate con quale preposizione si utilizzano?
Ecco, nelle risorsa di Patreon relativa all’episodio di oggi, trovate le risposte a queste domande ma soprattutto potete fare un po’ di esercizi. Trasformate così il vostro vocabolario da passivo ad attivo.
Bene, premessa fatta.
Ciao a tutti come state? Spero bene! Avete trascorso una bella settimana?
Qui a Vicenza comincia a fare davvero caldo. Non vedo l’ora di scappare al mare per le vacanze. Fra qualche settimana infatti andrò all’isola d’Elba, dove sono già stata qualche estate fa. Sapete dov’è l’isola d’Elba?
Voi invece dove andate di bello quest’estate? Raccontatemelo.
L’episodio di oggi è una storia di uno dei miei studenti, David, nonché ascoltatore del podcast. David mi ha raccontato questa storia durante una delle nostre lezioni e, non potevo fare a meno, di raccontarla. Lui ha gentilmente scritto la storia per me e quindi eccoci qui. Cominciamo!
Prima però, vediamo assieme alcune delle parole chiave dell’episodio di oggi. Se volete ascoltare direttamente la storia andate avanti di qualche minutino.
La prima parola è VIDEOCASSETTA (sostantivo, s.f.). Se mi state guardando in video, potete vedere che ho in mano una videocassetta. Praticamente un reperto storico. Alcuni di voi, i più giovani, forse non ne hanno mai vista una. Io da piccola, grazie a videocassette come questa, potevo guardare e riguardare i miei cartoni preferiti mille volte. Una videocassetta è una scatolina di plastica che contiene un nastro. Serve, o meglio, serviva per guardare film o cartoni animati su una televisione, usando un apparecchio chiamato videoregistratore che non ho più. Si usavano le videocassette molto prima dei DVD, di YouTube, Netflix e quant’altro.
Una videocassetta.
Ne hai mai vista/usata una?
La seconda parola è CONTRAFFATTO (aggettivo). Una borsa contraffatta è molto simile, a volte quasi uguale, alla borsa originale di un brand specifico. Sembra lo stesso tipo di prodotto, in molti dettagli, ma non appartiene a quel brand. Qualcosa di contraffatto è una copia finta fatta per sembrare vera. Sembra originale, ma non lo è. Di solito una borsa, un accessorio, un qualsiasi prodotto contraffatto viene venduto a un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello del brand che sta copiando. A volte invece la merce contraffatta viene venduta per imbrogliare le persone e quindi allo stesso prezzo.
La terza parola è COMMESSO (sostantivo, s.m.). Quando entri in un negozio di abbigliamento, spesso c’è una persona che ti accoglie e ti chiede se hai bisogno di aiuto, di informazioni per aiutarti. Questa persona assiste e guida i clienti di un negozio nell’acquisto di un prodotto. Il commesso ti aiuta a comprare vestiti (dandoti dei consigli), scarpe (prendendo la tua taglia in magazzino ad esempio), cibo, ecc. Il commesso può essere uomo, il commesso o una donna, la commessa.
Un commesso al momento del pagamento con una cliente in negozio
La quarta e ultima parola è IN BORGHESE (loc.agg.inv.). In borghese, in abiti civili. Un poliziotto quando lavora indossa di solito la divisa, l’uniforme ufficiale. A volte però, anche se sta lavorando, non indossa la divisa ufficiale per non essere riconosciuto. Ha dei vestiti normali, come un jeans o una maglietta, per non farsi riconoscere. Sta comunque lavorando ma sta lavorando in borghese
Bene, queste erano le parole chiave della storia di oggi. Ora, mettetevi comodi e preparatevi ad ascoltare la storia di oggi.
harry potter a pechino
Matteo e Alessandro sono grandi fan di Harry Potter.
Conoscono i libri a memoria.
Sarebbe un sogno avere il cofanetto con tutte le videocassette dei film di Harry Potter da poter guardare e riguardare mille volte.
Sarebbe fantastico se i loro genitori trovassero quel cofanetto. Magari a un prezzo stracciato.
Davide è il papà di questi due fan sfegatati di Harry Potter.
Davide è spesso in Cina per lavoro, ci va da molti anni ormai.
La Cina è cambiata molto dalla prima volta che è stato lì.
La prima volta, la maggior parte delle persone andava in giro in bicicletta.
Ma nel giro di pochi anni, tutti hanno cominciato a girare la città in macchina.
Ogni volta che torna lì c’è un palazzo, un grattacielo nuovo.
Ogni volta l’orizzonte della città cambia.
Nei primi anni era facile per Davide trovare merce contraffatta a prezzi molto bassi. Imitazioni perfette di orologi Rolex, borse Fendi, accessori Louis Vuitton etc...Faceva grandi affari!
Ma forse anche questo aspetto della città, come gli altri, era destinato a cambiare.
Davide è a Pechino con tutta la famiglia per le vacanze.
Matteo e Alessandro continuano a chiedergli ininterrottamente: ‘Papà, le videocassette di Harry Potter?’.
Davide cerca in tutta la città ma non riesce proprio a trovarle.
Introvabili. Non ci sono da nessuna parte.
Chiede a tutti i commessi dei negozietti della città e alla fine, dopo ore e ore di ricerca, trova il posto giusto.
“Avete videocassette di Harry Potter?” chiede.
Il commesso non risponde, si guarda intorno, sembra un po’ nervoso e dopo qualche minuto fa solo cenno di sì con la testa e dice: “Seguitemi”.
Davide e la sua famiglia seguono il commesso senza fare domande.
Ad un certo punto, quest’uomo allunga la mano verso l’alto e alza un piccolo chiavistello e come per magia...apre una porta segreta nel muro.
Sembra quasi di entrare nella caverna di Aladino. Sono all’interno di una stanza segreta piena zeppa di videocassette e altri prodotti.
"Guarda papà! Un cofanetto con tutti i film di Harry Potter!" urla Matteo.
Sembra davvero un posto magico, dove ogni desiderio può diventare realtà.. ma...all'improvviso la porta segreta si chiude con un tonfo dietro la famiglia.
“Che succede?” chiede Davide preoccupato.
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